Francesca Fioretti ritrova la felicità con Kolarov

Il settimanale "Chi" ha paparazzato l'attrice e il difensore dell'Inter mentre si scambiano un bacio appassionato
Francesca Fioretti ritrova la felicità con Kolarov

A distanza di tre anni dalla scomparsa di Davide Astori, Francesca Fioretti sembra aver ritrovato la felicità al fianco di un altro calciatore della Serie A. Si tratta di Aleksandar Kolarov, difensore dell'Inter e della nazionale serba. Il settimanale "Chi" li ha paparazzati a Milano mentre si scambiano effusioni e baci. Dopo aver trascorso insieme il pomeriggio, il giocatore dell'Inter ha accompagnato l'attrice alla stazione Centrale e prima di scendere dall'auto i due si sono salutati con un lungo bacio.

Francesca Fioretti, nuovo amore con Kolarov ma non dimentica Davide Astori

Francesca Fioretti ha ritrovato l'amore, ma non ha dimenticato Davide Astori . I due non si sono mai sposati, ma nel 2016 hanno avuto una bambina, Vittoria. E proprio ieri, tramite il suo profilo instagram, Francesca Fioretti ha rotto il silenzio dopo le indiscrezioni riguardanti la perizia sulla morte del compagno Davide Astori, lasciandosi andare a un duro sfogo: "In questi anni ho sempre voluto evitare dichiarazioni pubbliche sulla morte di Davide e sul processo in corso. Ho sempre confidato che l’onestà e la pulizia che Davide ha dimostrato fuori e dentro il campo avrebbero portato a risposte altrettanto oneste e pulite. È ancora così, ho ancora fiducia che accada. Leggo in queste ore notizie che non sarebbero dovute essere divulgate. Resto stupita da questo passo così avventato e dal fatto che venga fornita un’interpretazione parziale e contraddittoria di una perizia medica che rappresenta a ogni modo solo una di quelle di cui dispone la magistratura. Il processo in corso serve ad arrivare a una verità, che non sarà consolatoria in ogni caso: l’idea che la morte di Davide potesse essere evitata aumenta persino il dolore. Ma se esisteva anche la pià piccola possibilità che avesse a disposizione un minuto in più, un’ora in più o la sua vita intera, io credo che quella possibilità dovesse essere esplorata, che lui meritasse di averla e che tutto cioò che l’ha ostacolata debba in caso venire alla luce. Per lui e per evitare che succeda di nuovo. Nutrivo molti dubbi sull’essere presente di persona alla prossima udienza, ora sento di dover essere lì, a dimostrare simbolicamente, con forza e senza rancore, che è solo in quell’aula che la verità potrà essere accertata, accettata e condivisa. Il passato e il futuro ci chiedono di essere coraggiosi"

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