Pagina 3 | Ilary Blasi e Totti, ora parlano gli ex: le rivelazioni su Bastian e Noemi Bocchi

Occhi puntati sul nuovo amore di Ilary Blasi che, dopo l'addio a Francesco Totti, ha voltato pagina con Bastian Muller, un teutonico imprenditore tedesco che vive a Francoforte. Novella 2000 ha raggiunto la presunta ex partner del nuovo compagno della conduttrice Mediaset, che ha fatto alcune confessioni inedite. 

Ilary Blasi e Bastian: le parole di Claudia Aquino

La modella tedesca non ha nascosto la delusione per la fine della relazione con Bastian Muller. I due si incontrarono la prima volta nel bar di un albergo a Francoforte: "Bastian si è avvicinato a me chiedendo il mio numero di telefono per un suo amico, poi però, guardandomi bene, si è reso conto che gli piacevo e, dunque, il numero l’ha tenuto per sé. Ci siamo frequentati per due mesi". Quindi ha aggiunto: "Ci stavamo conoscendo: siamo usciti spesso a cena, siamo andati al cinema, sono stata più volte a casa sua a Gelnhausen, che si trova a trenta minuti da Francoforte. Lui mi diceva sempre che io sono una donna davvero top, che ho una presenza ‘troppo figa’. Ogni volta che entrava con me in qualche bar, vedeva come ci guardavano e questo gli piaceva, credo".

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La delusione di Aquino

"Siamo usciti insieme, di venerdì sera, assieme ad altri amici. Poi siamo andati a casa sua, è successo quello che succede quando due persone stanno bene insieme e si vogliono bene", ha raccontato la modella, che però non è stata in grado di mostrare a Novella 2000 fotografie della coppia insieme. Quindi ha proseguito dicendo: "La mattina dopo lui mi ha detto che io ero fredda. Ma era lui che aveva un comportamento strano. Da lì abbiamo smesso di sentirci e poi ho visto le sue foto con Ilary Blasi. Ma già prima avevo la sensazione che c’era qualcosa che non andasse. Una persona di trentasei anni non dovrebbe comportarsi così".

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Totti, l'ex di Noemi Bocchi al vetriolo

Mauro Caucci, ex marito della flower designer e nuova compagna di Totti, ha rilasciato nei giorni scorsi un'intervista al settimanale Chi dove ha dichiarato: "Ho fatto in modo che la nostra fosse la storia più bella del mondo e lo è stata. Dopo di me, qualunque persona scelga, non riuscirà mai ad eguagliare quello che è stato, per un semplicissimo fatto: che io l'ho amata più di qualsiasi altra cosa al mondo". Ed ancora: "Per lei ho fatto guerre, ho discusso con tutta la mia famiglia. Mi dicevano di fare attenzione, che non era la strada giusta, che non andava bene. Sono stato messo nella condizione di essere emarginato perché più ero solo e più potevo essere governabile".

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Le parole di Caucci

"Io e mia moglie eravamo presi da una ricerca sconsiderata della felicità, ma una felicità intesa come un'acquisizione sfrenata di beni materiali e, quindi, tutto quello che faceva parte dei valori di un essere umano veniva sempre meno: dovevamo andare in posti esclusivi per le feste, per la borsa, l'anello", ha rivelato l'ex della Bocchi per poi aggiungere: "Lei ha dimenticato il suo passato e ha sempre saputo perfettamente e continua a sapere oggi perfettamente cosa vuole e come arrivare ad ottenere quello che vuole". Poi l'affondo finale: "Per arrivare ai suoi scopi ha usato ogni tipo di opportunità, lo ha fatto passando sopra a tutto, macinando rapporti, sentimenti, famiglie. E poi siete sicuri che sia laureata, che faccia la flower designer, che sia di Roma Nord, che provenga da una famiglia ricchissima come è stato detto?".

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Totti, l'ex di Noemi Bocchi al vetriolo

Mauro Caucci, ex marito della flower designer e nuova compagna di Totti, ha rilasciato nei giorni scorsi un'intervista al settimanale Chi dove ha dichiarato: "Ho fatto in modo che la nostra fosse la storia più bella del mondo e lo è stata. Dopo di me, qualunque persona scelga, non riuscirà mai ad eguagliare quello che è stato, per un semplicissimo fatto: che io l'ho amata più di qualsiasi altra cosa al mondo". Ed ancora: "Per lei ho fatto guerre, ho discusso con tutta la mia famiglia. Mi dicevano di fare attenzione, che non era la strada giusta, che non andava bene. Sono stato messo nella condizione di essere emarginato perché più ero solo e più potevo essere governabile".

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