© @andershow_08Nuovi guai per Anderson. L'ex centrocampista brasiliano che ha giocato in club come la Fiorentina e il Manchester United, è stato recentemente condannato a 30 giorni di reclusione in un carcere di Porto Alegre, nello stato di Rio Grande do Sul, per non aver rispettato il pagamento degli assegni di mantenimento dei figli. La cifra dovuta è di circa 55.650 euro, e solo in seguito al pagamento integrale di questa somma, l'ex calciatore potrebbe ottenere la libertà immediata. Non è la prima volta che il 36enne si trova in difficoltà con la giustizia del suo Paese. Stavolta i giudici sono stati inflessibile di fronte alla sua insolvenza, disponendo l'immediata detenzione presso l'Istituto Penale Irmao Miguel Dario, salvo il pagamento del debito.
Anderson, i precedenti con la giustizia e le vittorie con il Manchester United
Anderson ha vissuto un passato glorioso sui campi di calcio, ma la sua vita dopo il ritiro dal calcio è stata segnata da numerosi problemi giudiziari. Già nel 2021, l'ex calciatore era tornato al centro delle cronache per essere stato coinvolto in un'inchiesta su una truffa multimilionaria. L'ex calciatore fu accusato, insieme ad altre sette persone, di aver partecipato a un'attività illecita legata alla gestione fraudolenta di criptovalute, sottraendo oltre 5 milioni e mezzo di euro a un'azienda quotata in Borsa. Nel corso della sua carriera professionistica, Anderson ha vissuto anni d'oro, soprattutto con il Manchester United tra il 2007 e il 2013. In Inghilterra, ha vinto quattro Premier League, cinque Community Shield e due Coppe d'Inghilterra. Tuttavia, il suo passaggio in Serie A con la Fiorentina nel 2014 fu decisamente meno fortunato. Il prestito di sei mesi, costato 6,5 milioni di euro, si concluse con sole sette presenze e nessun gol, evidenziando il declino della sua carriera calcistica.