Al via la Stagione di GiovedìScienza

La seguitissima kermesse scientifica, arrivato alla stagione numero 33, si protrarrà da oggi fino al 14 marzo
Al via la Stagione di GiovedìScienza

L’appuntamento a Torino si rinnova per la 33a stagione, un traguardo da record. GiovedìScienza, l’immancabile e attesissimo appuntamento con la scienza e i suoi protagonisti che la racconteranno dal vivo, riparte da oggi e fino al 14 marzo coinvolgerà migliaia di giovani e adulti per discutere e riflettere sulle tematiche scientifiche. 

In questo terzo di secolo gli argomenti studiati sono cambiati al pari dello scorrere del tempo: negli Anni Ottanta si è discusso di informatica e questione energetica per arrivare alla fisica delle particelle; il decennio successivo è stato dedicato all’esplorazione spaziale e all’ecologia; mentre nel nuovo millennio si è partiti dalla medicina e dalla genetica fino al nuovo focus su fisica e astrofisica acceso dalle scoperte della particella di Higgs e delle onde gravitazionali.

Il programma di questa edizione si intreccerà, nuovamente, con la stretta attualità: la medicina rigenerativa e preventiva (vaccini), l’informazione scientifica nell’era di Internet, lo spazio nel cinquantennale dello sbarco sulla Luna, l’applicazione della genetica allo studio delle origini dell’uomo. Interessante e variegato anche il programma relativo alle tredici conferenze in programma, tutte condotte da Piero Bianucci e Alberto Agliotti: il Teatro Colosseo, l’Aula magna Cavallerizza Reale dell’Università di Torino, l’Aula magna “Giovanni Agnelli” del Politecnico di Torino e, per la prima volta, l’Auditorium della Città metropolitana di Torino saranno i luoghi deputati allo svolgersi di tali attività.

Non mancheranno i personaggi di rilievo: l’immunologo Alberto Mantovani, l’epidemiologo Paolo Vineis e il pediatra Gianni Bona daranno un quadro generale della situazione attuale prima di confrontarsi e rispondere alle domande del pubblico presente. Senza dimenticare Piero Angela e Luca Perri ma anche l’immunologo Alberto Mantovani; Walter Quattrociocchi e il premio Nobel per la medicina Christiane Nusselein-Volhard fino ad arrivare ad Amalia Ercoli Finzi, la prima docente donna di ingegneria aerospaziale.

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