The Hateful Height, ancora un western per Quentin Tarantino

Dopo Django Unchained, il regista di Pulp Fiction torna al cinema con le atmosfere del maestro Sergio Leone
The Hateful Height, ancora un western per Quentin Tarantino

Esce oggi 4 febbraio, in tutte le sale italiane, The Haiteful Height l'ultimo lavoro di Quentin Tarantino, proiettato giovedì scorso in anteprima a Cinecittà nella versione in 70 millimetri e 25 minuti più lunga.

The Hateful Eight è l’ottavo film di Tarantino ed è ancora un western. Dopo Django Unchained, il regista di Pulp Fiction ha deciso di tornare nel tempo e nei luoghi più amati da uno dei suoi maestri, Sergio Leone. Alla sua recente conferenza stampa romana, Tarantino ha confessato che addirittura ha ribattezzato alcune inquadrature con il nome del regista romano, in onore a colui che considera tra i suoi maestri.

Come da tradizione per quasi tutti i film di Tarantino, anche in The Hateful Eight c’è qualcuno che si traveste o nasconde. Un’altra costante del suo cinema è il cambio di registro. Al riguardo, alla presentazione romana del film, trasmessa anche dalla casa di distribuzione 01 Distribution attraverso il suo sito web, Tarantino ha spiegato: «Tendo a essere trascinato da un genere, ma siccome non riuscirò mai a girare tutti i film che vorrei, allora cerco di concentrarne cinque dentro uno. A me piacciono i film a cavallo tra un genere e un altro. Così, inoltre, il pubblico sfrutta bene i soldi del biglietto vedendone più di uno».

Come sempre il cast è eccelso: Kurt Russell torna con Tarantino dopo Grindhouse. Russell aveva lavorato con Carpenter a La Cosa che Tarantino ha confessato essere stata una delle ispirazioni mentre scriveva il film. Tim Roth torna a lavorare con il regista che lo ha lanciato con Le Iene, mentre non mancano fedelissimi di Tarantino come Samuel L. Jacksone Michael Madsen. Nel cast anche Jennifer Jason Leigh e Channing Tatum.

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