MotoGP, Quartararo: "La Yamaha deve ascoltare le mie linee guida"

Il francese: "Penso che meno persone ci siano e meglio è. Credo che quando ci siano troppe persone sullo sviluppo di una moto, ci genera confusione"
MotoGP, Quartararo: "La Yamaha deve ascoltare le mie linee guida"© Getty Images

ROMA - Fabio Quartararo è già proiettato verso la prossima stagione del Mondiale di MotoGP. Dal 2021 il pilota francese passerà dal team Petronas a quello ufficiale della Yamaha, con l'obiettivo di assumere il ruolo di leader al suo arrivo nel team factory, per diventare uno dei principali artefici dello sviluppo. E quando gli è stato chiesto se vuole che Valentino Rossi, con cui si sono scambiati la moto, continui a partecipare al lavoro di sviluppo della M1, il nativo di Nizza ha risposto che vuole principalmente far sentire la propria voce. "Penso che meno persone ci siano e meglio è. Credo che quando ci siano troppe persone sullo sviluppo di una moto, ci genera confusione" dice Quartararo in un'intervista riportata da Motorsport.com.

Le linee guida di Quartararo

"Darò la mia opinione a Yamaha - prosegue - spero che la ascoltino. Farò tutto il possibile per aiutare a portare la moto in alto, quindi bisogna che Yamaha comprenda che il mio obiettivo principale è di arrivare al top ma anche di poter guidare la moto. Dunque, credo che ci sia bisogno di fare un inverno molto buono, sia da parte mia sia per quanto riguarda il test-team. Questo sarà molto importante perché non si può modificare il motore e si dovrà quindi lavorare su tutte le altre aree". Il problema della stagione appena trascorsa è stata la poca costanza della M1. "Mi preoccupa, perché lo scorso anno abbiamo fatto 19 gare su 19 piste diverse e la moto andava bene ovunque. Quest’anno ne abbiamo fatto 14 su sette circuiti differenti, ma la moto è andata bene su tre o quattro, mentre per il resto era un disastro". "Non ho molta esperienza in MotoGP, ma penso di sapere chiaramente cosa dire a Yamaha riguardo gli aspetti da migliorare. Credo che bisognerà anche credere in loro. Va bene dire che la moto non è così buona, che devono lavorare, ma bisogna anche credere nel fatto che abbiano fatto delle moto fantastiche in passato. Per me, la scorsa stagione è il migliore esempio, perché è stata la prima. Penso che dobbiamo dare fiducia al team, fornire le nostre idee ed è importante credere al progetto. Quindi credo che sia un vantaggio essere nel team ufficiale. Non vedo l’ora di stare con loro e riunirmi per esprimere le mie idee" spiega ancora il francese.

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