MotoGp, Mir: "Desideri per il 2021? Vale resti e che Marquez torni"

"Ho riportato il titolo alla Suzuki nel suo centenario e non dovrà aspettare altri vent’anni per il bis: siamo entrambi in crescita"
MotoGp, Mir: "Desideri per il 2021? Vale resti e che Marquez torni"© Getty Images

Abbiamo tutti celebrato l’arrivo del 2021 perché significa chiudere un maledetto 2020, soprattutto abbiamo deciso di salutarlo con uno dei pochi che lo ricorderà come un anno speciale, ma che è convinto che quello nuovo lo sarà ancora di più. Dalla sua casa di Andorra, davanti a una poltrona con un grande cuore bianco, Joan Mir parla da campione del mondo della MotoGP, dove ha riportato la Suzuki dopo vent’anni di astinenza. E parla da leader, con desideri speciali. Non solo per sé.

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Buon anno Joan, resta a casa, non va in vacanza?

«Il Covid blocca tutto e io rispetto le regole. Mi vedevo già su una spiaggia calda e assolata di Bali, però non voglio rischiare. Se nel viaggio dovessi venire in contatto con un positivo dovrei rimanere in quarantena là e perderei la preparazione per la nuova stagione. No, grazie. Sto a casa, non è il momento di andare in vacanza».

Quindi ha avuto il tempo per metabolizzare l’essere diventato campione del mondo: a Valencia non aveva quasi parole…

(sorride) «Sì, penso di aver avuto il tempo per capire questa situazione. La verità è che dentro di me giorno dopo giorno è cresciuta una grande soddisfazione per il lavoro fatto».

Che effetto fa aver vinto un titolo che alla Suzuki mancava da vent’anni e nel sessantenario nel Mondiale?

«E nel suo centenario della fondazione... Sono numero impressionanti, che solo a pensarci fanno effetto. Mi fanno sentire l’uomo del destino. In tanti mi hanno sottolineato il fatto di essere stato la persona giusta nel posto giusto al momento giusto. Credo che tutti quelli che in questi anni hanno lavorato a questo progetto in Suzuki non dimenticheranno mai quest’anno e che in futuro una cosa del genere sarà difficile da superare».

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Adesso come si fa a non aspettare altri vent’anni?

«Sono sicuro che non succederà. Lo dico perché abbiamo dimostrato che la Suzuki è una moto competitiva. Siamo stati forti in quasi tutte le piste. Chiaramente dobbiamo migliorare e questa cosa mi tranquillizza molto». [...]

Le incognite sul 2021 sono tante: il Covid, se e quando tornerà Marquez, se sarà l’ultimo anno di Valentino, se Dovizioso correrà…

«Sarà un’altra stagione molto intensa, di quelle che piacciono ai tifosi. Ma anche a me, perché le incognite creano più aspettative e più fattori sono in gioco più è complicato. Io sinceramente mi aspetto che Marc torni come prima, spero che Valentino non spetta e che Dovi trovi la moto. Però ammetto che sarà difficile che tutte queste cose si verifichino insieme».

Sinceramente qual è di queste cose quella che si augurerebbe non succedesse?

«Io non posso e non voglio augurarmi nulla di male per nessun altro. Piuttosto penso a quello che mi dispiacerebbe di più non succedesse. E dico che vorrei davvero che Valentino non smettesse. È stato il mio idolo fin da quando ero bambino e mi piace molto stare in pista con lui. Per me, anche se qualcuno dice che dovrebbe ritirarsi, lui sta facendo ancora cose incredibili. Penso a un anno come questo, durissimo. Per me ha tanto ancora da dimostrare, traguardi da raggiungere. Come il 200° podio in MotoGP».

Gliel’ha tolto lei all’ultimo giro a Misano, prima che si ammalasse per Covid… 

«Già, ma lui ne ha conquistati così tanti che io ne avevo e ne ho molto più bisogno di lui… E comunque c’è un’altra cosa altrettanto importante che vorrei».

Quale?

«Che Marquez torni forte. Io ci conto». [...]

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