Bagnaia e Bautista, la domenica da sogno della Ducati

Il popolo rosso può vivere un'abbuffata mondiale in MotoGP e Superbike. Colazione con il torinese che si gioca il primo match point in Malesia, aperitivo e cena con lo spagnolo volato a +80 su Razgatlioglu in Argentina
Bagnaia e Bautista, la domenica da sogno della Ducati© Alessandro Giberti Ph

TORINO - Colazione con la Ducati, aperitivo e cena idem. Complice il gioco dei fusi orari, sarà una domenica da sogno per il popolo rosso delle due ruote, che sta già pregustando un’abbuffata mondiale dopo lunghi anni d’astinenza. Tutti i piedi sul letto prime e sul divano poi, se vogliamo. Si parte alle 9 di mattina con il primo match point di Pecco Bagnaia, chiamato in Malesia a indossare i panni del messia della MotoGP che Borgo Panigale insegue da quindici anni, dalla Tripla Corona targata Casey Stoner (2007) rimasta inimicata e sempre più chimera. Si prosegue alle 18 e alle 21 con Alvaro Bautista impegnato nella Superpole Race e nella Gara-2 del round argentino della Superbike, che sembrava essere un appuntamento da giocare in difesa e che invece per ora ha visto lo spagnolo dare una “botta” forse definitiva ai rivali, soprattutto a Toprak Razgatlioglu, il turco campione del mondo della Yamaha (come Fabio Quartararo, l’avversario di Bagnaia) questa sera caduto al primo giro di Gara-1.

Bagnaia e Bautista, la classifica e un vantaggio da amministrare

Mettendola sui numeri ecco i 14 punti di vantaggio con due gare da correre a favore di Bagnaia e gli 80 con otto gare da disputare il capitale a disposizione di Bautista, chiamato a succedere al connazionale Carlos Checa, l’ultimo campione del mondo rosso delle “derivate” nel 2011. Insomma, più che due occasioni da sfruttare. Anche se sarà una domenica molto diversa dal punto di vista emotivo dopo un sabato alla rovescia. Pecco infatti ha sbagliato a Sepang, innervosendosi con l’amico Morbidelli nelle libere e pagando dazio con due cadute, una anche nelle qualifiche. Ma la sua terza fila (9°) è comunque migliore della quarta di Quartararo (12°), che per di più nelle ultime libere si è fratturato il dito medio della mano sinistra.

Ducati, quel consiglio per Pecco...

A terra come Razgatlioglu, con Bautista ad approfittarne con una serenità e tranquillità davvero incredibili. Non come Bagnaia, no. Forse proprio perché una situazione simile Alvaro l’ha già vissuta tre anni fa,q quando alla prima esperienza in Ducati, buttò all’aria un Mondiale in tasca dopo un filotto iniziale di 11 vittorie. Ecco, forse più che parlare con gli altri team Ducati di ordini di scuderia, i manager di Borgo Panigale dovrebbero chiamare in Argentina e far confrontare i suoi due numeri uno tra loro. Qualcosa di interessante il vecchio (37 anni) Alvaro potrebbe dire al giovane (25) Pecco.

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