MotoGP, in pista ora scende l’Audi. E vuole Dall’Igna

Al posto del nome Ducati compare quello di Audi Sport: dietro c’è un progetto globale e lo sbarco in F1 con una clamorosa operazione
MotoGP, in pista ora scende l’Audi. E vuole Dall’Igna© LaPresse

TORINO - Ducati a trazione integrale, Gigi Dall’Igna sempre più deus ex machina di un pianeta rosso che vuole e può allargare i propri confini. Con un accostamento al genio di Adrian Newey e al grande Circus a quattro ruote che non è più blasfemo. Tutt’altro. E la clamorosa svolta, che potrebbe portare l’ingegnere veneto ad avere un ruolo importante nello sbarco dell’Audi in Formula 1, ha avuto un primo simbolico segnale nel trionfale weekend di Portimao, dove l’accecante doppietta di Pecco Bagnaia ha offuscato un piccolo-grande cambiamento. Al posto della scritta Ducati sulle tute e sulle carene del campione del mondo e di Enea Bastianini è comparso il logo (un rombo) e il nome di Audi Sport. Non una mera sponsorizzazione, anche perché la Casa tedesca è proprietaria di quella italiana, ma "una sinergia autentica tra due brand che cooperano quotidianamente non solo nel motorsport, ma anche in diversi altri ambiti aziendali".

L’operazione

"Audi Sport e Ducati hanno davvero molti elementi comuni e sono certo che l’ambiente della MotoGP e le collaborazioni tra i nostri gruppi di R&D e Stile saranno capaci di generare contenuti di grande interesse per gli appassionati delle due e quattro ruote» afferma l’a.d. Claudio Domenicali. E Sebastian Grams, Managing Director Audi Sport GmbH, sostiene che «chiunque possieda una Ducati è potenzialmente interessato anche ai nostri modelli R e RS, così come molti dei nostri clienti desiderano guidare una Ducati. Vogliamo sfruttare questo potenziale su prodotti comuni". Ma la sostanza la fornisce il gran capo di Ingolstadt, Markus Duesmann. "Si tratta di un perfetto completamento della collaborazione tra i due brand, che si sviluppa anche attraverso progetti comuni nella produzione e nella rete vendita. In termini di successo sportivo in pista, Ducati è per noi un modello di riferimento per il nostro futuro coinvolgimento nella Formula 1". Ecco il punto. Audi ha intrapreso una nuova strada globale nel motorsport, puntando dritto sulla F1, dove sbarcherà nel 2026 con i nuovi motori, appoggiandosi alla Sauber. Operazione già iniziata con l’acquisto di una quota della scuderia svizzera, ora chiamata Alfa Romeo e motorizzata Ferrari. Quota che salirà presto ben oltre la maggioranza e di fatto diventerà Audi a tutti gli effetti. E per un’operazione complicata si guardano a profili eccellenti per genialità ingegneristica e capacità di gestire un grande reparto corse. Profilo che disegna perfettamente Gigi Dall’Igna. Operazione che invertirebbe la rotta: non più ingegneri dalla F1 per far crescere la MotoGP dell’era aerodinamica (aperta proprio dalla Ducati), ma un travaso opposto. Dall’Igna fi no allo scorso autunno, quando Bagnaia ha santificato col Mondiale piloti il suo grande inseguimento al titolo della top class, aveva detto che non era interessato alla F1, ma recentemente ha cambiato versione: "Se un giorno mi chiamassero ci penserei".

Ciclo d’oro e nuove sfide

Anche perché prima del 2026 ha tempo di creare un ciclo d’oro Ducati. E poi guardare ad altre sfide, più grandi. Ora resta concentrato sul Mondiale già volato in Argentina ("piedi per terra, il campionato è lunghissimo e dobbiamo spingere, spingere e spingere"), ma sottolinea la portata dell’accordo che celebra anche quanto da lui fatto dal 2013. "Il lavoro di Ducati e Ducati Corse porta prestigio e successo al Gruppo nel campo della produzione automobilistica e del motorsport - afferma l’ingegnere veneto -. La nuova partnership non si limita ad aggiungere il logo del rombo rosso alla moto, ma rappresenta, a livello tecnico, un’estensione del potenziale comune di Ducati e Audi e uno scambio di know-how tra i due marchi e quelli a quattro ruote del gruppo, mentre l’intero settore della mobilità si prepara ad affrontare nuove sfide. Siamo certi che il coinvolgimento di Ducati nella MotoGP e nel Mondiale di MotoE contribuirà alla futura direzione tecnica dell’intero gruppo". E state certi che Gigi avrà un ruolo importante nel suo futuro.

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