MotoGP, niente penalità per Marquez a Austin? Le parole di Ezpeleta

Il numero uno della Dorna commenta il caso dello spagnolo, punito per l'incidente con Oliveira
MotoGP, niente penalità per Marquez a Austin? Le parole di Ezpeleta© EPA

ROMA - La stagione 2023 di MotoGP si è aperta letteralmente col botto: diversi incidenti già nel primo weekend di Portimao, che hanno portato quattro piloti ad essere assenti anche nel successivo Gran Premio d'Argentina. Tra questi, il caso più discusso è certamente legato a Marc Marquez, riferito all'incidente avuto con Miguel Oliveira: il pasticcio della Direzione Gara nel comminare una penalità allo spagnolo, infatti, ha portato Honda a fare ricorso, con i tempi che potrebbero dilatarsi. A parlarne è stato anche Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna, che ai microfoni di AS ha spiegato: "La FIM ha considerato il caso un tema giuridico e non sportivo, rivolgendosi alla Corte d'Appello della FIM. Nel caso in cui si andrà al TAS, la decisione dovrà essere rinviata con una misura sospensiva. Questo è quello che si fa di solito; a questo punto, se ci vuole più tempo e in mezzo ci sarà una gara, la soluzione normale è quella di posticipare la sanzione". In sostanza, quindi, c'è la possibilità che Marquez corra ad Austin e che il doppio long lap di penalità venga fatto scontare nel GP successivo a Jerez, sempre che nel frattempo sia stata presa una decisione definitiva.  

MotoGP, Ezpeleta difende le Sprint: "Pubblico raddoppiato"

Un altro tema toccato da Ezpeleta è quello delle tanto criticate Sprint, protagoniste nel nuovissimo format della MotoGP, creando una spaccatura nel mondo delle due ruote, tra chi le ama e chi le odia. Da canto suo, Ezpeleta ha dichiarato: “Penso che non dovrebbe esserci nessuno che non sia un sostenitore del nuovo formato. Non vedo la necessità di cambiare qualcosa al momento, ma nel caso lo faremo. La Sprint, però, rimane, è un buon formato che ci piace e, soprattutto, ha raggiunto ascolti che non avevamo da prima del 2019, quasi raddoppiando il pubblico del sabato in tutti i Paesi, è ciò ha fatto crescere anche il pubblico della domenica”.

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