Gresini ci ha creduto subito
Gresini che ci ha creduto subito, anche prendendo in contropiede la Ducati nella diffidenza di quasi tutto il paddock. I primi contatti dopo la pausa estiva. «Gara dopo gara per era sempre più difficile, così abbiamo iniziato a parlare con Gresini - spiega Marc -. A loro ho detto “non voglio promettere nulla, non posso firmare nessun contratto: se volete aspettarmi, fatelo”. L’hanno fatto, hanno giocato d’azzardo». E vinto. E alla Honda non è restato che lasciarlo andare. Per ora. «Loro hanno bisogno di tempo e di investire tanti soldi sulla moto, io tempo non ne ho. Per loro ora sarà più semplice e il mio non è un addio, ma un arrivederci. Presto o tardi ci rivedremo, spero che i nostri futuri si incrocino di nuovo nei prossimi anni».
Ritorno al futuro stile Valentino
Frase dovuta o indicazione per un ritorno al futuro stile Valentino, che dopo il matrimonio fallito con Ducati tornò in Yamaha? O il tenersi aperta la porta fra un anno, quando potrà decidere se restare in rosso (si parla di un’opzione triennale per il team ufficiale che Marc non conferma né smentisce: «Quando sei in un momento difficile hai dubbi anche su te stesso, non guardo troppo in là»), andare come molti pensano in Ktm o ritrovare una RC231S rivoluzionata e vincente? Di sicuro in Gresini andrà da solo, senza il suo staff, a partire dal capotecnico Santi Hernandez. «Sto cercando di portare almeno un meccanico, ma non posso portare tutto il mio team perché non voglio distruggere la Honda né Gresini, che sono una grande famiglia. Devo essere io ad adattarmi». Anche alla moto (Desmosedici), molto diversa come la filosofia di lavoro. Ma dalla Honda («non è ancora ufficiale, ma sembra così») ha avuto il via libera di provarla già nel test di Valencia, il martedì dopo l’ultima gara del campionato. «La sfida ora sarà essere al livello degli altri piloti Ducati. Non sarà semplice, ma anche in questi quattro anni difficili sono stato la migliore Honda, quindi non ho perso la fiducia nelle mie capacità». Insomma, nel pianeta rosso sono tutti avvisati. A partire da Pecco Bagnaia.