Alla faccia della Moto Noia e di chi teme un monomarca Ducati, tanto più con l’arrivo di Marc Marquez in Gresini il prossimo anno. Il GP della Thailandia ha riconciliato il popolo delle due ruote con lo spettacolo e acceso ancora di più il Mondiale di MotoGP, con la sfida tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin destinata sempre più a risolversi all’ultimo, a Valencia. Per la gioia della Dorna e dei tifosi. E degli sponsor, quindi anche della Ducati, seppure costretta a levigare le coronarie. «Credo che quella di domenica sia stata una delle gare più belle degli ultimi anni, la migliore pubblicità per la MotoGP - afferma il direttore sportivo Paolo Ciabatti -. Abbiamo visto tre piloti che hanno provato in tutti i modi a vincere dando spettacolo con manovre anche estreme. Ci hanno provato ma senza alcuna scorrettezza, la cosa più importante. Complimenti a Jorge che è in un momento di forma spettacolare, a Binder che ha fatto una gara bellissima e ovviamente a Pecco che da qualche gara trova qualche difficoltà al sabato ma riesce a trovare sempre una soluzione per la domenica di gara».
Il punto forte di Bagnaia
Il suo punto forte, come certifica la classifica. Il +13 su Martin il torinese l’ha costruito nei GP. Guardando solo quella classifica avrebbe 25 punti di vataggio. Lo spagnolo invece comanda in quella delle Sprint (+12). L’unico denominatore comunque è che vince sempre e comunque la Ducati: 14° successo stagionale, 6° consecutivo, 84° in MotoGP, cancellando anche l’unica casella rimasta un tabù, ovvero la Thailandia. Ora le Desmosedici hanno vinto ovunque. In un fine settimana nel quale è arrivata la certezza aritmetica che il numero 1 rimarrà su un cupolino Ducati insieme al bis mondiale in Superbike con Alvaro Baustita. «È stato un weekend memorbile. Questa riconferma in entrambi i campionati rappresenta un evento storico, che ci rende pieni di soddisfazione in Ducati» sorride il braccio destro di Gigi Dall’Igna.