Bagnaia: "Una gara da spettatore"
Il vice-campione del mondo ai microfoni di Sky Sport: "C'ho provato ma ogni volta che mi avvicinavo un po', soprattutto quando Marquez è tolto da davanti ed era Alex a dettare il ritmo, andava un po' più piano e sono riuscito a tornare lì sotto ma ogni volta che mi avvicinavo a meno di mezzo secondo dovevo rilasciare e fargli allungare un po' per via delle gomme ma è un qualcosa che o ne hai talmente di più come Marc, che oggi stava giocando con noi e allora riesci a star lì dietro e passare quando vuoi e poi andartene oppure nel mio caso io purtroppo ho fatto molta fatica ma in generale è stata una gara a guardare perché ogni volta che mi avvicinavo dovevo lasciare andare quindi è un po' un peccato ma dopo il weekend che è stato, dopo i test appunto come ho detto ieri non sono soddisfatto ma va bene così - aggiunge - Secondo me non è tanto una questione di bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto è più una questione che, allora, non sono contento, non sono soddisfatto perché se fossi soddisfatto in questo momento non dovrei essere qui ecco il mio obiettivo non è quello di far terzo però ci sono state diverse difficoltà e purtroppo siamo arrivati lunghi con i test abbiamo dovuto finire venerdì e non sono riuscito a fare le prove necessarie per dire com'è la gomma davanti o purtroppo abbiamo dovuto un po' rincorrere tutto il weekend fortunatamente abbiamo finito, non succederà più e spero che in Argentina, che di nuovo non sarà una pista mica ma proveremo a fare il massimo e sicuramente proveremo a chiudere un po' questo gap".
Sul confronto con i Marquez: "Più che altro quello che ho visto oggi in gara è stato che allora, ci siamo divisi un po', ho analizzato un po' più che altro come guidavo gli altri due guadagnavo molto tempo ad Alex in frenata ma lui mi guadagnava in uscita purtroppo io non riuscivo a farla trazionare molto bene e invece Marco faceva bene le staccate come me ma usciva come lui quindi è stato più che altro quello la differenza ma in generale secondo me quello a cui dobbiamo puntare noi è che questa moto tendenzialmente è molto simile a quella dello scorso anno e capire come mai stia facendo più fatica a trovare uno stesso fini dello scorso anno. Se Marc fosse stato primo oggi avrei finito secondo perché secondo me Alex stava un po' lasciando andare però invece quando si è messo dietro secondo me Alex ha respirato un po' con le gomme è riuscito a incrementare un po' e io mi sono riuscito ad avvicinare ma non abbastanza però in generale secondo me Marquez oggi ne aveva nettamente di più e girava più forte di 3-4 decimi al giro e avrebbe fatto tutta la gara così mentre secondo me Alex girava un po' più piano di me ma comunque aveva dei punti chiave dove andava più forte e non riuscivo a chiudere il gap".
Marc Marquez: "Weekend più bello della mia vita"
Lo spagnolo dominatore del weekend di Buriram: "Sono molto contento e felice di iniziare con questo nuovo team, nuova squadra. Così, abbiamo iniziato con un weekend perfetto. Ringraziare a Ducati perché dall'inizio, già dal primo termine, ho sentito molto bene che qualcun pilota li serve di più, l'altro meno. Sono sempre stato un pilota molto unito al team e questo mi aiuta tantissimo. Sento questa fiducia, sono felice, sono veloce, sono contento e questo aiuta a tutto. Più il weekend più felice della mia vita perché abbiamo fatto un weekend con il mio fratello incredibile. Primo, secondo, tutte le prove. Siete i primi della storia. Tutto bello, bellissimo, però attenzione".
Sulla questione della pressione della gomma: "La verità è che ho visto il partito, mi sentiva benissimo. Dico, dai, guido pulito. Ma dopo ho visto che la pressione non era dentro, non era dentro, non era dentro. Un giro, due, tre. E ho detto, dai, mi fermo, vado in scia. E aveva tre giri di margine perché ho contato veloce i giri che mancavano, i giri che dovevano stare dentro. E ho visto là che mi mancavano, solo aveva tre giri di margine.Per questo ho fatto tutta la gara molto attaccato a Alex perché non voleva perdere un giro con la pressione. Era molto difficile perché bruciava tutto, anche era difficile di respirare. Ma quando ho visto già che era dentro, ho fatto l'attacco e ho preso quel vantaggio. Oggi aveva quella fortuna di avere la velocità per gestirlo - aggiunge - Era previsto di fare una gara in testa. Anche il team ieri ha fatto la pressione così.Ma non dobbiamo dimenticare che è un team nuovo, che ha i dati dell'anno scorso, ma era un'altra moto. E io qualcuna volta, quando mi sento così veloce, domenica cambio un po' lo stile di guida per gestire il rischio. E di là spingo un po' meno con i davanti per gestire quel rischio e sicuramente la pressione o la temperatura non arrivava".
Sullo stile di guida: "È una delle cose che ho lavorato questo inverno, essere ancora più pulito. Non ho più 20 anni, adesso sono 32. Devo gestire le cadute, devo gestire il fisico, devo gestire tutto. E per questo devi essere molto pulito e usare l'energia che ci vuole sulla moto. Prima non era così. È vero che era più divertente di vedere, ma ho capito già l'anno scorso che per me è meglio così. Dopo, per la qualifica in practice, devo cambiare e devo andare a quel punto aggressivo. Migliorato nelle curve a destra? Guardando molto Peco, che è molto forte, e guardando Alex, che anche era molto forte, anche ho migliorato, perdo meno. Perdo un po', ma perdo meno. Quello era l'obiettivo. Non essere molto più veloce, ma essere più costante. È quel punto dove ho guardato tanto video, ho guardato tanto cosa fanno con il corpo, con la gamba, con il freno. E piano, piano ancora devo lavorare un po' per essere ancora più costante, perché l'istinto mi viene, il mio istinto di guida, che è andare in modo diverso. E vediamo se posso tenere questo stile di guida durante tutto l'anno".