
Marc Marquez, numero 93 della Ducati, è stato intervistato da Adam Child, ex pilota che ha più volte partecipato al Tourist Trophy dell’Isola di Man, competizione purtroppo nota per l’alto numero di vittime: “A volte anche io mi chiedo perché continuo ad andare avanti – ha ammesso l’iberico nell’intervista per The Telegraph – ma le moto sono la mia passione. Se mi chiedessi qual è il mio hobby? Direi le moto. Andare in moto è il mio più grande hobby ed è diventato il mio lavoro. Sono molto fortunato ad avere questo lavoro e voglio continuare. Sulla moto, mi assumo ogni volta il massimo rischio perché è il mio lavoro. Quando cadi, quando scivoli lungo la pista, pensi solo a raggiungere la moto di scorta ai box. A volte capisci lo schianto, a volte no, ma non abbiamo paura di schiantarci. Se capisci l’incidente, ad esempio quando freni troppo tardi e sai perché è avvenuto l’incidente, puoi spingere di nuovo subito”.
Marquez: "La cosa più difficile della mia carriera"
"Cinque anni fa, prima degli infortuni, vincere era la cosa normale – ha proseguito – ora mi rendo conto che vincere non è una cosa normale. Dopo tutti gli infortuni e quattro o cinque lunghe operazioni al braccio, ora se vinco è come un regalo. Ho avuto una grande carriera e ora sono tornato a spingermi oltre i limiti per cercare di migliorare. L’anno scorso ho fatto la cosa più difficile della mia carriera ed è stata quella di riprendermi da quegli infortuni e vincere di nuovo con Gresini”.