Moto3 Ambrogio Racing, Binder: «Nel Mondiale concorrenza fortissima»

Il sudafricano e il compagno di squadra Jules Danilo si sono impegnati molto negli allenamenti

MISANO - Un programma di allenamento molto duro, ispirato a quello del rugby e con sessioni di mountain bike: Brad Binder e Jules Danilo dell'Ambrogio Racing questa stagione fanno sul serio. «So dove voglio arrivare, in questa stagione: sul podio. Sarà un campionato tra i più difficili degli ultimi anni: sono in lizza quattro Case e diversi telai; molte squadre si sono rafforzate ed alcuni tra i piloti di vertice dell'anno scorso sono passati alla Moto2, lasciando libere caselle a cui tutti noi piloti aspiriamo», ha detto Binder. «Ci sarà da sgomitare, in un quadro di concorrenza fortissima. Il più piccolo errore ti relegherà ai margini. Mi sono rotto le ossa, quest'inverno, in una preparazione così attenta, così intensa come non mai. La pianificazione del lavoro sotto stress mi ha ricordato, ogni giorno, cosa significhi affrontare una gara. Ho capito che un pilota del Motomondiale non si può rilassare mai; ma sono anche convinto che posso fare una bella stagione».

CAMPIONATO EMOZIONANTE - «E' bellissimo allenarsi scendendo in mountain bike. Il brutto è che, prima di scendere, bisogna salire. Per non parlare del resto del programma di training. Non mi era mai capitato di faticare a questo modo: dopo una settimana, per camminare dovevo impegnarmi seriamente... ho raggiunto un livello che non credevo possibile, per me. Non vedo l'ora di affrontare gli ultimi test e, soprattutto, la prima gara, per verificare il nostro potenziale: sarà un campionato emozionante», ha aggiunto il francese Jules Danilo.

PILOTI DA FORMARE - «Non abbiamo cercato piloti che fossero già campioni consolidati, ma ragazzi da formare. Farli diventare professionisti è la nostra vocazione; poi, anche vincere, se ci riusciamo: perché no. Di sicuro, vogliamo vederli costantemente nei primi dieci, perché trovarsi in quel gruppo significa potersi considerare di diritto tra i protagonisti di un campionato tra i più difficili del mondo, ed avere raggiunto il primo obiettivo (il professionismo). Un desiderio supplementare lo abbiamo, però: l'anno scorso siamo arrivati ad un soffio da dove ogni pilota e squadra vuole essere, con un quarto posto. Quest'anno, siamo intenzionati a compiere un altro passo in avanti, e salire il primo scalino del podio», ha concluso il team manager Fiorenzo Caponera.

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