Sbk, Bautista (Honda): "Il nuovo motore è completamente diverso"

Il pilota della HRC ha ammesso come il passaggio alla moto giapponese sia stato, per lui, epocale e di come stia adattando il suo stile di guida
Sbk, Bautista (Honda): "Il nuovo motore è completamente diverso"© Getty Images

TALAVERA DE LA REINA - “Ho avuto sempre un V4, sia nel MotoGP che nel World Superbike. Quest’anno invece ho un quattro cilindri in linea e la differenza si avverte tanto. Non so se sia meglio o peggio ma è molto diverso. Mi devo ancora abituare ma spero di poter lavorare sul motore per capire ancora di più come sfruttarlo”. Alvaro Bautista parla, in una diretta Instagram sul canale ufficiale di WorldSBK, delle differenze che sta affrontando ora che si trova in sella alla Honda CBR1000RR-R.

La vittoria del cuore rimane Jerez

La moto giapponese ha un motore diverso da quelli finora utilizzati dall’iberico nel corso della carriera: “Si tratta di una moto completamente nuova e quindi sono necessari molti accorgimenti. Nei test invernali abbiamo lavorato tanto per acquisire una gran mole di dati. Per me il primo punto di forza della moto è il motore. Ora ci stiamo impegnando per arrivare a sfruttare il massimo potenziale” ha ammesso il pilota spagnolo.

Bautista ha fatto un salto indietro nel tempo ricordando alcune tappe importanti della sua carriera: “Ci sono momenti molto belli ma ne ho uno particolarmente a cuore. Parlo della prima vittoria che ho ottenuto nel Campionato del Mondo nella 125, era il 2006 e ci trovavamo a Jerez. Si trattava della prima gara in calendario in quella stagione e ho vinto. È stato fantastico, non riesco a descrivere quelle sensazioni! Dopo la gara ho pianto di felicità insieme alla mia famiglia e ai miei amici”.

Il pilota spagnolo, dopo aver disputato una grandissima stagione con la Ducati lo scorso anno, è passato nel 2020 al Team HRC con la Honda ufficiale. Oltre alla vittoria all’esordio nel motomondiale, ce ne è un’altra a cui Bautista è particolarmente legato: “Vincere è eccezionale e tutte le vittorie sono bellissime. Tra quelle che ricordo meglio c’è Gara 2 di Portimao. A Laguna Seca mi ero infortunato alla spalla e, dopo la pausa, siamo andati in Portogallo su una pista in cui non avevo mai gareggiato prima. È stato un fine settimana difficile dato che in Gara 1 mi sono toccato con il mio compagno di squadra Chaz Davies e sono finito fuori. A causa dell’infortunio non riuscivo a guidare normalmente. Mi ricordo di essere andato in testa e di aver pensato soltanto ‘ok, spingi al massimo perché non sai come puoi concludere la gara’. Negli ultimi due giri ho fatto proprio così, ho dato tutto ed ero distrutto fisicamente. Per me è stato un successo molto speciale”.

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