Ricordate quando Albano Carrisi accusò Michael Jackson (nientemeno), di aver copiato la sua I cigni di Baklava con la hit Will you be there? Andò a finire, dopo un lungo processo, che entrambe le canzoni risultavano molto simili a un pezzo degli anni ’30 degli Ink Spot, i quali, a loro volta, si erano ispirati a un canto popolare dei nativi americani.
Nel 1909, tanto per citare un esempio letterario, Gabriele D’Annunzio venne accusato da un giovane drammaturgo (tale Umberto Bozzini) di aver plagiato la sua Fedra, mentre già nel IV secolo dopo Cristo il grammatico latino Elio Donato mandava elegantemente a quel paese chi lo accusava di essersi appropriato di idee precedentemente esposte. L’elenco potrebbe continuare all’infinito e probabilmente risalirebbe fino al Giardino dell’Eden.
Il motivo? Semplicemente che l’uomo, e anche l’artista quindi, non inventa mai a di completamente nuovo, ma per innovare ha bisogno di trarre ispirazione da qualcosa di già conosciuto. Passando alle auto sta tenendo banco la polemica lanciata da Lapo Elkann, che lancia strali digitali contro i francesi di Renault “rei” di aver copiato la Fiat 500 durante la progettazione di Twingo. Lo stesso marchio che ha avuto messo in commercio (piaccia o non piaccia), la rivoluzionaria urban crossover elettrica Twizy, minicar futuristica e dal design assolutamente inedito.
Certo, le similitudini non mancano, come non mancano tra Fiat 500 e Opel Adam, ma esiste una spiegazione che può andare oltre all’idea del semplice plagio. Sono citycar, progettate su piattaforme contenute e destinate a offrire il massimo spazio interno a abitabilità senza aumentare le dimensioni. E quindi i volumi si “bombano”, il muso si arrotonda, così come il posteriore e la differenze esterne tendono a concentrarsi solo nei dettagli. Inoltre la linea tondeggiante è una tendenza formale adottata da quasi tutti i marchi negli ultimi anni quando si parla di auto piccole. Diciamoci la verità, nel 2014, chi comprerebbe un’auto squadrata come la prima Panda? Ragion per cui le auto (e non solo le city car), tendono ad assomigliarsi un po’ tutte, ma in generale chi è sicuro di aver creato un buon prodotto (e Fiat 500 lo è), non dovrebbe aver ragione di preoccuparsi.
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