La rivelazione di Vettel: «Sono stato vittima di bullismo»

Il più giovane campione del mondo di Formula 1, forse al passo d'addio quest'anno, pubblica un video di quando undicenne e già stella promessa dei kart, raccontò dei compagni che gli distrussero un trofeo per invidia: «Mi hanno chiamato esibizionista»
La rivelazione di Vettel: «Sono stato vittima di bullismo»© EPA

TORINO - Certe ferite nell'anima sanguinano più delle sconfitte in piste. Ancora adesso. O forse proprio adesso che la fine (della carriera di pilota) si sta avvicinando, Sebastian Vettel è riuscito a venirci a patti. Accettarle, senza nasconderle però. Perché posso aiutare, i giovani soprattutto. La chiave per capire perché il più giovane campione del mondo di Formula 1 (23 anni e 134 giorni nel 2010, primo di quattro titoli consecutivi con la Red Bull), messi nel cassetto i sogni di gloria (andati via con l'avventura sfortunata in Ferrari) e andato a svernare in Aston Martin, sta proliferando le sue iniziative mediatiche. Quelle che una volta, tutto volante e salame, aborriva. Così ecco il Seb capellone, il Seb ambientalista (la maglietta in difesa delle api), il Seb pacifista (anti-Russia e guerra), il Seb romantico che a Silverstone sale sulla Willialms di Nigel Mansell. E ora il Seb che racconta (come fatto a suo tempo da Lewis Hamilton) di quando è stato vittima di bullismo.

Quasi 25 anni fa, nel 1998. Vettel aveva 11 anni ed era un astro nascente del kart, sulle orme e il mito di Michael Schumacher. La testimonianza è un video postato sui suoi Social. Si vede un piccolo Seb raccontare a SpiegelTV di come fosse stato oggetto di violenza per l'invidia da parte dei compagni di classe. «Una volta ho portato un trofeo a scuola, ma l’hanno distrutto subito. Mi hanno chiamato esibizionista» racconta Vettel bambino. E lo rilancia, ora, il Vettel adulto. Papà. Per dimostrare che si vince anche su quegli abusi. Magari mostrando la bacheca di trofei. Immensa, ricchissima.

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