Ecco la Formula E DS per il Mondiale di Vergne e Vandoorne

La squadra è diretta dall'italiano Eugenio Franzetti: «Abbiamo l'ambizione di poter puntare al titolo»

TORINO - Una nuova DS per una nuova Formula E, pronta al debutta di Valencia (test collettivi a metà di questo mese) quando tutte le squadre dovranno scoprire le carte. Sarà una Formula E rivoluzionaria, sia perché correranno le monoposto della terza serie (Gen3) sia perché saranno le auto più prestazionali che questa categoria abbia mai visto. Sono più piccole, più leggere, più potenti. Rappresentano un salto di qualità e vogliono contribuire all’affermazione definiva del campionato elettrico. La DS (che in qualche modo, comunque indiretto, sarà parente della Maserati, visto che entrambi i marchi appartengono a Stellantis) parla anche un po’ italiano, non solo per le succitate parentele, ma perché al timone (direttore di DS Performance) c’è Eugenio Franzetti.

Le auto del 2023 a ruote scoperte

Partiamo dalle monoposto: le auto 2023 sono a ruote scoperte (perdono la leggera carenatura), i cavalli crescono (ora sono 350 kW, circa 470 CV), sono tutti sul posteriore e possono spingere l’auto oltre i 300 orari (in molte piste si arriverà a circa 280). In più c’è un motore sull’asse posteriore (potenza di 250 kW) che non serve creare trazione (le auto non sono integrali) ma a rigenerare energia elettrica, tanto che la frenata rigenerativa tocca i 600 kW. Una soluzione che permette di non avere nemmeno i freni posteriori (la frenata sarà gestita attraverso il motore) e di produrre il 40 % dell’energia usata in gara. Non solo, ma per la prima volta queste auto sono più leggere di quelle di Formula 1 (al via, quando su queste ultime c’è il pieno di benzina) e non era mai accaduto. In tutto sono state alleggerite di 60 kg portando il peso a 840 kg con il pilota a bordo (80 chili convenzionali, poi ci si aggiusterà con le zavorre). Infine, dopo qualche gara (e forse solo su alcuni piste) debutteranno i pit stop: l’auto verrà collega alla rete (con lo stesso connettore che si usa per le auto elettriche stradali) e in una trentina di secondi farà il pieno di energia. Cambiano le gomme: lascia la Michelin ed entrano i coreani della Hankook. E questo sarà una grande cambiamento, perché - ferme restando le specifiche tecniche richiese dal bando di gara Fia - ogni casa costruisce pneumatici con caratteristiche proprie in termine di struttura e mescola, cosa che influirà sul rendimento e sullo stile di guida.

DS per vincere il Mondiale

La nuova DS parte per vincere il Mondiale, senza nascondersi. Non potrebbe essere diversamente, dal momento che nelle prime 8 edizioni del campionato ha ottenuto 15 pole position, portato i piloti 28 volte sul podio e, soprattutto, ha conquistato due titoli di categoria (portando due piloti a conquistare il titolo piloti). Uno dei due (il francese Jean Eric Vergne) è oggi confermato e al suo fianco c’è Stoffel Vandoorne che ha vinto il Mondiale l’anno scorso (con la Mercedes che si è ritirata). Sino all’anno scorso DS ha collaborato con la Teechetah, da quest’anno con la Penske Motorsport (la branca dell’impero Penske che si occupa di questa serie).

Franzetti punta al titolo

«Le ambizioni di vincere il Mondiale ci sono - spiega Franzetti - perché siamo attrezzati a vincere e abbiamo l’ambizione di farlo, forti dei successi con le Gen2. Per noi è un nuovo capitolo, avere due campioni del mondo è un onore e una possibilità, certo con un problema. Molte parti delle auto sono standard, ma noi stiamo lavorando a fondo sul software e sono convinto che su questo faremo la differenza. Questa è una categoria in crescita, ha una grande visibilità in tutto il mondo, penso che il rapporto tra costi e benefici sia ottimo, come dimostra il fatto che non solo noi, tra i costruttori ufficiali, competiamo in prima persona». Entusiasti i piloti: «Ho provato quest’auto dal vivo e al simulatore - spiega Vandoorne - però aspetto i test di Valencia per capire i valori in pista. DS ha una storia vincente, abbiamo fondate ambizioni. Comunque, dopo Valencia, sono convinto che ci prepareremo al meglio per la prima gara della stagione a Città del Messico. Con Vergne? Siamo due piloti con tanta esperienza in Formula 1, penso che insieme saremo una grande coppia in una grande squadra». D’accordo anche Vergne (detto JEV): «I cambiamenti sono tanti, a partire dalla gomme, ma ci sono per tutti. E noi vogliamo vincere. Io ho già vinto due titoli, ma ho ancora voglia di farlo».

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