© Getty ImagesROMA - L'inizio di campionato della Mercedes non è stato dei migliori, tanto da portare Toto Wolff ad annunciare che le Stelle d'Argento avrebbero rivoluzionato la propria monoposto, ammettendo il fallimento del progetto che aveva portato prima la W13 e, quest'anno, la W14. L'idea del team principal era quella di avvicinarsi al concept della Red Bull, soprattutto in merito alle pance, abbandonando la filosofia "zero pods". Ma Lewis Hamilton non sembra particolarmente convinto di questo approccio, come si evince dall'intervista rilasciata a Sky Sports Uk: "Si continua a parlare di mettere i nuovi sidepod sulla macchina, ma non è così semplice. Mettere le sidepod della Red Bull sulla nostra monoposto non cambia letteralmente niente, anzi può essere che saremo pure più lenti. È tutto un discorso di caratteristiche aerodinamiche, di come la macchina è bilanciata in curva".
"Mi piace avere ragione, e in Bahrain ce l'avevo"
Hamilton è tornato poi a parlare dello sfogo avuto dopo il weekend inaugurale in Bahrain, in cui ha accusato la squadra di non averlo ascoltato, prima di smorzare i toni in Arabia Saudita: "Sono una persona a cui piace avere ragione; non ce l'ho sempre, ma in quel contesto sicuramente sì. È un lavoro di squadra. Alla fine io sono il pilota, non il progettista, ma sono la chiave per valutare le prestazioni della macchina, quindi lavoriamo sulla reciproca fiducia. Di sicuro mi ascoltano: basta vedere ai successi che abbiamo avuto negli anni, ci ascoltiamo a vicenda. Abbiamo avuto i momenti di disaccordo, ma è normale nelle relazioni".