E-fuel, c'è l'accordo tra UE e Germania per i motori endotermici

Italia e Germania divise sulla deroga ai biocarburanti, Fidanza (FdI) attacca: "Neutralità tecnologica violata"
E-fuel, c'è l'accordo tra UE e Germania per i motori endotermici

La Commissione Europea ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la Germania per permettere la commercializzazione di automobili a motore endotermico anche dopo il 2035. L'intesa prevede l'utilizzo degli e-fuel, ovvero carburanti sintetici, che consentono di ridurre le emissioni di anidride carbonica prodotte dai veicoli a combustione interna.

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Frans Timmermans e Gilberto Pichetto Fratin

"Abbiamo trovato un accordo con la Germania sull'uso futuro degli e-fuel", questo l’annuncio del commissario europeo per l'Ambiente Frans Timmermans.  

Non è andata, al momento, come voleva l’Italia. Niente deroga per i bio-carburanti, sostenuti dal nostro Governo. Gilberto Pichetto Fratin, il ministro dell'Ambiente, ha puntato i piedi. “Contiamo che l'Europa non si dimostri irragionevole e sorda ai richiami che provengono da un Paese impegnato a centrare, gli obiettivi che porteranno l'Europa a essere un continente energeticamente neutrale entro il 2050”.

Matteo Salvini

Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, ha aggiunto. “Anche grazie al contributo decisivo dell'Italia la Commissione europea ha rivisto lo stop alle auto benzina e diesel dal 2035. Bruxelles ha annunciato di aprire agli e-fuel: noi pensiamo sia ragionevole includere anche i biocarburanti. Il nostro obiettivo è tutelare l'ambiente e salvare migliaia di posti di lavoro e di aziende, in Italia e in Europa, anziché consegnarci alla Cina. La partita non è finita”.

Carlo Fidanza

Ancora più duro e circostanziato Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d'Italia- Ecr al Parlamento europeo.

“La transizione ecologica di Timmermans avrà enormi costi economici per le famiglie e le imprese e costi politici in termini di dipendenza strategica dalla Cina. I nuovi target per la riduzione delle emissioni di Co2 sono irrealistici e raggiungerli avrà un impatto sociale devastante. È necessario difendere strenuamente il principio della neutralità tecnologica, in base al quale deve essere consentito ridurre le emissioni inquinanti anche con i biocarburanti che, considerando il ciclo di vita, sono più sostenibili dell'elettrico. Fa più che bene il governo Meloni a non mollare su questo punto, che è ovviamente coerente con l'interesse nazionale italiano ma anche con un approccio scientifico realistico e non ideologico”.

Parole pesanti, la questione continua a essere molto delicata.

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