Botte Bagnaia-Vinales, nella MotoGP saloon gode Bezzecchi

Il romagnolo del team di Valentino Rossi domina il 1000° GP della storia e si porta a 1 punto solo dal campione del mondo. Podio Ducati, Marquez cade

TORINO - Il 1000° Gran Premio del motomondiale è un western di duelli tutte carenate, incidenti, risse da saloon e polemiche. È la nuova MotoGP tutta spettacolo e tensione, la MotoGP che esalta Marco Bezzecchi, il quale schiva ogni guaio e discussione per andarsene a conquistare la seconda vittoria in solitario, frutto di una cavalcata di 27 giri a ritmo di qualifica.

Un capolavoro che lo riporta a ridosso dalla vetta iridata, un piccolo punticino da Pecco Bagnaia che colleziona il terzo "zero” su cinque gare (e un forte dolore alla caviglia destra) per colpa di un incidente al quinto giro con Maverick Viñales che provoca anche una rissa a insulti e spintoni tra i due.

Ma è solo il primo atto della nuova MotoGP-boxe sfrutto probabilmente della nuova formula che ha trasformato il weekend in una corsa contro il tempo e di moto che non sorpassano se non con tanta aggressività, ma soprattutto dell'incapacità della Direzione Gara di gestire la situazione e i piloti. Poche curve dopo infatti finiscono si scontrano e finiscono pericolosamente a terra nel rettilineo Luca Marini e Alex Marquez. In questo caso poco da dire: il fratello di Valentino Rossi perde la moto e quello di Marc non può evitarlo. C'è invece molto da dire sul botto tra Bagnaia e Viñales, con l'a.d. ApriliaMassimo Rivola ad accusare il torinese per la manovra e Gigi Dall'Igna a dirsi dispiaciuto ma esprime cautela. «Purtroppo le gare sono così».

In assenza di risultati del suo leader e del team ufficiale, il direttore generale Ducati almeno si gode il podio tutto rosso con Bezzecchi e il duo Pramac, Jorge Martin e Johann Zarco che riesce a far godere la Francia grazie alla caduta a due giri dalla fine di Marc Marquez, che dopo aver messo in scena una battaglia infinita prima con Bagnaia, Bezzecchi (che costa al romagnolo una penalità: cedere una posizione) e Miller, poi con Martin, è protagonista di un garone al rientro dpo 45 giorni di ennesimo stop per l'infortunio di Portimao, ma non raccoglie nulla. L'unica buona notizia per Bagnaia, perché avrebbe potuto rilanciarsi per il campionato. Non ne approfitta neppure Brad Binder, che dopo un errore in bagarre col compagno Miller (poi caduto) paga dazio con un long lap e finisce sesto, arrivando a -13 dalla vetta.

Insomma, il vincitore assoluto di questo giorno storico è il riccolone romagnolo, che conquista la seconda vittoria stagionale («scommessa finita: finalmente posso tagliarmi i baffi che non i piacciono»), rispetta la promessa fatta in griglia alla mamma («oggi ti regalo la vittoria per la tua festa») e si proietta sul Mugello, fra tre settimane, come l'uomo più lanciato e di proespettiva. Come il Team VR46, sempre più leader nella classifica a squadre. Un segno fortissimo anche per il mercato e il futuro. Un segno sul quale Bagnaia e la Ducati dovranno riflettere. E la Dorna pure. Qualcosa deve cambiare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...