© /Agenzia Aldo Liverani SasTORINO - A poche ore dell'apertura del paddock a Imola salta il GP dell'Emilia Romagna e del Made in Italy. La drammatica alluvione che sta colpendo la zona con l'esondazione di diversi fiumi, compreso il Santerno che lambisce il circuito Enzo e Dino Ferrari, ha giustamente spinto autorità e organizzatori a cancellare l'evento. Non certo e solo per parte del paddock allagto e strada chiuse nei dintorni, ma anche per rispetto dei morti e degli oltre mille cittadini evacuati dalle loro case. Senza contare che c'è l'esigenza di non intasare le strade e lasciare via libera ai soccorsi. La richiesta è partita dallo stesso Ministro dell'Interno e delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Inimmaginabile gestire le 160mila persone che hanno già acquistato i biglietti. E festeggiare un evento del genere in questo momento.
D'accordo anche la Ferrari, che prima dell'annuncio aveva postato la sua solidarietà per le popolazioni colpite.
Le parole di Sticchi Damiani
«Al 99% il Gran Premio si recupererà nel 2026 dopo la proroga del contratto» annuncia insieme al cancellamento Angelo Sticchi Damiani, il presidente dell'Aci che organizza Imola e Monza. L'Italia insomma continuerà ad avere due GP anche nei prossimi anni, con 2024 e 2025 già garantiti per Imola e a questo punto la quasi certezza che l'edizione annuallata oggi per l'emergenza alluvione verrà recperata nel 2026. Una consolazione per i tifosi e per l'Emilia Romagna, che ha investito molto e che proprio in questo momento ha e avrà bisogno di rilanciare il turismo.