Formula 1: Verstappen e Alonso fenomeni, Ferrari sbagliata

A Montecarlo l'olandese supera Vettel come più vincente della storia Red Bull (39 successi) e lo spagnolo è l'unico a reggere il suo ritmo 11 anni dopo l'ultimo podio su queste strade. Leclerc 6° mai in gara, Sainz 8° litigando con il muretto
Formula 1: Verstappen e Alonso fenomeni, Ferrari sbagliata© Getty Images

TORINO - Fe-no-ne-na-li. Max Verstappen mago della pioggia baciando guard rail e muretti per la vittoria numero 39 (superato Sebastian Vettel come pilota più vincente della storia Red Bull), Fernando Alonso mai domo per il quinto podio stagionale su sei gare, primo sul secondo gradino. A 41 anni 9 mesi e 29 giorni, ben 11 anni dopo l’ultima volta sul podio nel Principato (2012 con la Ferrari). Montecarlo premia i campioni stimi, in parte anche Lewis Hamilton, capace di sfiorare il podio con una Mercedes rinomatissima nella gara più complicata che ci sia, quarto dietro un Esteban Ocon che tiene botta come un veterano e regala una gioia all’Alpine.

Ecco, Montecarlo, con la pioggia arrivata negli ultimi venti giri, è praticamente tutta qui. Ovvero senza la Ferrari, non pervenuta. E non solo per le prestazioni della SF-23, che si conferma quarta forza del campionato in attesa della piccola-grande rivoluzione in stile Mercedes (per copiare la Red Bull) che scenderà in pista la prossima settimana a Barcellona. Charles Leclerc finisce 6° dietro la seconda Mercedes di George Russell (per altro penalizzato di 5 secondi per un rientro in pista pericoloso dopo un lungo), anonimo sulle strade di casa senza riuscire ad allungare il primo stint come invece fatto da Verstappen (più di 50 giri con le medie!) e Alonso. Visto che Charles aveva le dure la sentenza è impietoso: la Ferrari mangia le gomme più di tutti e quindi non è competitiva. Il tutto produce quello he sembra un errore di strategia: fare il pet-stop poco prima dell’arrivo della pioggia, rovinando ogni chance di podio al padrone di casa.

Carlos Sainz finisce 8° dietro la seconda Alpine di Gasly. E furibondo con la squadra che gli ha anticipato il pit-stop all’inzio, perdendo così la posizione. Ma il muretto rosso gli spiega per radio che non c’era alternativa, perché stando in pista avrebbe perso anche la posizione su Hamilton. Questa volta la scelta è giusta. È la Ferrari a essere sbagliata. Speriamo che sospensione e pance che vedremo venerdì in Spagna siano la svolta. Speriamo.

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