MotoGP: i caschi speciali del Mugello, il GP nel GP

Il GP d'Italia ispira tanti piloti e squadre come per anni ha fatto Valentino Rossi. Bagnaia spiega di suo pugno le curve più amate, Bezzecchi diventa barbiere, Di Giannantonio si mette in testa il rosso dell'enorme casco all'entrata del circuito, Espargaro omaggia Biaggi, Viñales militare, Quartararo diabolico
MotoGP: i caschi speciali del Mugello, il GP nel GP

SCARPERIA - Il Mugello scatena la fantasia dei piloti e colora una MotoGP già di per sé stessa sempre più fluo e spettacolare. Come sempre Valentino Rossi ha fatto scuola con la sua ormai storica (e inimitabile) galleria di caschi speciali per il GP d'Italia, ma mai come quest'anno è un proliferare di caschi, tute e livree studiati per la gara di casa per gli italiani e non solo.

La sfida mondiale tra Pecco Bagnaia e Marco Bezzecchi continua anche su questo fronte, con il romagnolo del Team VR46 che si mette in testa il tormentone dei baffi, fatti crescere per scommessa dopo la prima vittoria in Argentina e tagliati dopo la seconda a Le Mans. Così ecco Bez Barbershop con due baffoni e una grafica che richiama il classico negozio da barbiere. Sfondo bianco e immancabile tricolore. E suel retro, come sul codone della sua Ducati GP22 (identico a quello di Luca Marini) l'hashtag #Forza Emilia Romagna. Bagnaia invece si conferma molto analitico e sulla testa racconta a tutti “ma quanto è bello il Mugello". Curva per curva, con la sua calligrafia, ne spiega le caratteristiche. Le Biondetti? "Ehh, sono toste...”. Casanova-Savelli? “Punto strategico della pista, la linea perfetta mette in condizione di fare spettacolo”. Analitico e perfettino, come sempre.

Fabio Di Giannantonio, il romano del team Gresini, prende a spunto l'enorme casco rosso che accoglie tutti all'entrata del circuito, mentre la Ducati Pramac, come già presentato giovedì, domani correrà con livree ispitare alla Divina Commedia di Dante. Da una parte l'Inferno, dall'altra il Paradiso. Come finirà?

Il Mugello però ispira anche tanti piloti non italiani. Fabio Quartararo cambia la sua grafica in toni danteschi e gotici, esasperando il concetto diabolico legato al suo soprannome (El Diablo). Non si sa per fare paura o perché la sua Yamaha fa paura, ma in negativo. In Casa Aprilia gli spagnoli si sbizzarriscono. Aleix Espargaro, alle prese con il dolore per la caduta in bici di giovedì, omaggia Max Biaggi con un casco replica di quello del romano, con tricolore in alto e stilemi gialli e neri tipici del Corsaro sul lati. Maverick Viñales invece gioca sul concetto di Top Gun, caro in famiglia fin dal suo nome, e sceglie il verde militare, anticipando l'arrivo delle Frecce Tricolori, attese domani per il via del Gran Premio.

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