Arrivabene: "Il pistaiolo è un lavoro difficile"
Arrivabene aggiunge: "Ci sono state discussioni infinite riguardo al budget cap, già ai miei tempi, per salvaguardare le squadre più piccole. Giusto creare processi per massimizzare tutto quanto sperperare. Ma se l'obiettivo era quello di diminuire il gap tra i primi e gli ultimi, non è stato raggiunto. Davanti ci sono sempre i soliti. I pistaioli? Leggere la gara non era facile, ma ci sono. Vedono qualsiasi cosa, non solo i dati. E' come il tattico dell'America's Cup, non siamo contro la tecnologia ma serve anche l'aspetto umano, di chi ha senso della pista. Bisogna sempre avere un bilanciamento tra le due cose, avere un respiro più ampio".
Arrivabene e quel Gp di Silverstone
Poi l'ex dirigente della Rossa conclude: "Il ruolo del team principal è quello di motivare la squadra a dare sempre il meglio. Quel 4 luglio 2018 era nato mio nipote, appena dopo sono stato catapultato a Silverstone. Mi sono promesso di non perdere, ho raccontato questa cosa alla squadra. Ho visto una carica diversa, mi ricordo che il pubblico ci applaudì quando vinse Vettel. I ragazzi erano contenti, era scattata una scintilla. Spesso ho portato a cena la squadra per ringraziarli, la componente umana è importante. Bisogna trattare tutti allo stesso modo. Ho sempre cercato di essere vicino alle persone dal punto di vista umano".