Crashgate F1, Massa: FIA chiede proroga. La risposta dell’avvocato

Nuovo capitolo legato alla controversia del 2008: si cerca di evitare di ricorrere al tribunale
Crashgate F1, Massa: FIA chiede proroga. La risposta dell’avvocato© /Agenzia Aldo Liverani Sas

ROMA - La FIA e la FOM hanno chiesto e ottenuto la proroga di un mese rispetto al precedente termine accordato per dare il risultato dell'indagine interna in merito alla famosa vicenda del Crashgate di Singapore 2008. In quella gara, Nelson Piquet Jr. andò a sbattere volutamente, dietro ordine del team, contro le barriere per favorire la vittoria di Fernando Alonso. Dalla safety car che si generò, Felipe Massa optò per il pit stop, che vide il famoso problema del bocchettone, rovinando la gara del brasiliano; punti persi che pesarono in maniera decisiva, visto che Massa, a fine anno, perse il mondiale di un solo punto a favore di Lewis Hamilton. Da qui, il contenzioso con la FIA, soprattutto dopo le ammissioni di Bernie Ecclestone sul fatto che fosse a conoscenza del complotto ordito da Renault , e la richiesta di rimandare al 15 novembre il termine ultimo per presentare i risultati dell'indagine, invece del 12 ottobre come stabilito lo scorso ottobre. 

Crashgate 2008, le parole dell'avvocato di Massa

La volontà, oltre ad arrivare in fondo alla questione, da parte della FIA, è quella di evitare l'aula di un tribunale. E l'avvocato di Massa, Bernardo Viana, tramite un comunicato ha fatto sapere di aver accettato la richiesta di proroga: "La FIA e la FOM stanno completando un'investigazione interna, e hanno chiesto la proroga della scadenza precedentemente fissata, dal 12 ottobre al 15 novembre. Abbiamo accettato, perché se la nuova amministrazione sta investigando il fatto in buona fede, arriveranno sicuramente alle stesse conclusioni a cui siamo arrivati noi"

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