All'interno dell'area di servizio presso l'autostrada A1, nella zona di Arno Est, è stata iniziata la fase sperimentale del "Vehicle Kinetic Energy Harvesting" (VKEH). Questo progetto di portata mondiale mira ad acquisire e trasformare l'energia cinetica generata dai veicoli durante la fase di rallentamento in energia elettrica da immagazzinare e riutilizzare.
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Il funzionamento del KEHV
Il meccanismo è più semplice di quanto si pensi: alla base di tutto c'è il passaggio delle automobili, capaci secondo gli studi effettuati, di alimentare caselli autostradali, stazioni di servizio e persino cartelli stradali illuminati. Un generatore elettromeccanico entra in funzione quando un mezzo lo attraversa e un convertitore elettronico trasforma l'energia cinetica in energia elettrica.
Questa tecnologia è stata sviluppata da Movyon, un centro di eccellenza affiliato al Gruppo Autostrade per l'Italia (Aspi), noto per le soluzioni avanzate di Intelligent Transport Systems e monitoraggio delle infrastrutture, mentre il fulcro del progetto KEHV è l'impianto LYBRA, sviluppato dalla startup 20energy.
Quanta energia pulita
La sperimentazione si estenderà alle piste di esazione, dove i veicoli rallentano per il pagamento del pedaggio. Autostrade per l'Italia mira a creare una piattaforma in grado di generare energia pulita, complementare a quella già ottenuta tramite il fotovoltaico. Le prime stime suggeriscono che con 9.000 veicoli al giorno un modulo può generare 30 MWh all'anno. Inoltre, l'energia prodotta potrebbe essere utilizzata per ricaricare i veicoli elettrici.
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