Aprilia si fa in cinque nel laboratorio Jerez

Reduce dal doppio trionfo di Viñales ad Austin la Casa di Noale spinge ancora sullo sviluppo

Torino - Pilota e moto del momento. Maverick Viñales e l’Aprilia arrivano a Jerez sulla scia dei trionfi nelle Sprint di Portimao e Austin, dove lo spagnolo ha dominato anche il suo primo GP con la MotoGP di Noale, diventato il primo nella storia a trionfare con tre Case diverse. Non fosse stato per il banale (e colpevole: si è trattato di un “errore umano” nel box) problema al cambio che l’ha appiedato alla fine di quello in Portogallo sarebbe in testa al Mondiale e con una striscia vincente da paura. Quella che gli avversari cominciano ad avere. E per questo in Aprilia vogliono tenere vivo il momento e continuare a spingere. Obiettivo dichiarato piantare la bandiera nera anche a Jerez, dove l’Aprilia (come la Ktm) non ha mai vinto in top class. E la Ducati poco: 4 volte, a fronte delle 22 Honda e delle 10 Yamaha, i due colossi più in crisi. L’anno scorso poteva essere la volta buona, ma Aleix Espargaro (terzo nel 2022, miglior risultato dell’Aprilia in Andalusia) dalla pole ha collezionato una caduta nella Sprint e il quinto posto nella gara lunga. Mentre Viñales collezionò un altro ritiro all’ultimo giro per la rottura della catena. «Jerez è una pista storica, ovviamente molto speciale anche per noi piloti spagnoli. Questo GP è la prima vera prova, perché è una pista in cui è fondamentale avere un buon setting, dove si capisce davvero se la moto funziona. Qui scopriremo il livello reale delle moto e dei piloti. Speriamo che sia una bella gara per tutti noi di Aprilia» afferma il Capitano. «Su questo circuito sono cresciuto, ne conosco ogni metro e ci sono sempre andato bene. Quest’anno arriviamo al top perché abbiamo una moto che ci permette di essere forti ovunque, sarà bellissimo» carica Maverick. 

L'Aprilia guarda oltre

Ma l’Aprilia guarda anche oltre. A Jerez, anche se nel test di lunedì (il promo ufficiale in stagione), ci saranno quattro RS-GP 24. Come promesso da Massimo Rivola anche Raul Fernandez avrà a disposizione la moto ufficiale di Noale (sta usando quella dello scorso anno), quindi sarà messo alla pari del compagno Miguel Oliveira e dei due factory. Segno di quando l’Aprilia (sulla scia di quanto fatto dalla Ducati) creda nel progetto Trackhouse, la sua squadra satellite. E non basta. Il box nero sarà particolarmente affollato, perché a Jerez scenderà in pista con la sua prima di tre wild card (Mugello ed Assen le altre, quindi ravvicinate) a disposizione come da regolamento per il collaudatore Lorenzo Savadori (lo stesso farà la Ktm con Dani Pedrosa). Una possibilità (negata da quest’anno alla Ducati per la nuova norma delle Concessioni) che l’Aprilia sfrutterà per mandare in pista molto materiale nuovo, in modo da testarlo in gara. Un’occasione unica. «Non vedo l’ora di tornare a gareggiare in MotoGP - afferma infatti Savadori, che l’anno scorso ha disputato quattro Gran Premi del Mondiale -. Sarà un weekend importante per me e per Aprilia. Correrò con una moto laboratorio, avremo diverse nuove soluzioni da portare testare e avrò l’opportunità di sperimentare alcune novità per Aleix e Maverick. Ce la metterò tutta!». Quello che stanno facendo a Noale, dove l’ambizione e la motivazione non sono mai state così alte. E neppure la classifica

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