TORINO - Due considerazioni in una vigilia di Misano 1 (fra due weekend ci sarà il bis, recupero del Kazakistan), dove tutti sono arrivai con l’intenzione di dimenticare quanto successo domenica scorsa ad Aragon, il botto e le relative polemiche tra Alex Marquez e Pecco Bagnaia. La prima è che il torinese si conferma un gran signore (e pilota molto intelligente), scusandosi pubblicamente per aver accusato il Marquez minore di averlo buttato a terra volontariamente. La seconda, correlata, è che l’attenzione è sempre più rivolta al futuro, al prossimo di Mondiale, come se la vera sfida sia già quella che sicuramente verrà tra Pecco e Marc, e non tra il bi-campione iridato e Jorge Martin, che comanda di nuovo la classifica per ben 23 punti ma è oggetto di ben poche attenzioni e domande. I riflettori sono tutti per Bagnaia e Marquez, che veste i panni della sfinge e non muove muscolo e finanche non batte ciglia mentre il prossimo compagno di squadra alla Ducati ufficiale che chiudere il pasticciaccio di quattro giorni fa cerca di richiudere la ferita riaperta di Sepang 2015, la madre di tutte le battaglie tra Marc e Valentino Rossi, il mentore di Pecco.
Le scuse di Bagnaia
«Voglio scusarmi con Alex Marquez, perché quando ho fatto quelle dichiarazioni ero molto arrabbiato e ho usato parole dure - afferma il torinese -. Non volevo dire che mi avesse buttato fuori di proposito, abbiamo avuto la stessa ambizione nel momento sbagliato. Lui è venuto a scusarsi e si è chiusa lì anche se abbiamo due punti di vista diversi e non cambio idea su quello che è successo: si sarebbe potuto evitare l’incidente tagliando il gas. Ma voltiamo pagina, siamo sulla mia pista di casa». È evidente che Pecco pensa all’oggi (il Mondiale nel quale ora deve recuperare 23 punti a Jorge Martin) e al domani (il prossimo campionato nel quale, specie all’inizio, sarà una sfida a due con Marc), Quindi poco importa in fondo la reazione di Alex. «Apprezzo le parole e le scuse di Pecco, ma ormai il danno d’immagine a me e alla mia squadra è fatto. Ora basta parlare di questa cosa però» per la cronaca. Molto più pesanti (per restare nel tema) sono le parole di Marc, che disegnano un primo passo di collaborazione rossa, con la chiarezza di quale saranno i ruoli: compagni di team, rivali in pista.
Le parole dello spagnolo
«Le scuse ad Alex erano necessarie - dice l’otto volte campione del mondo -. Comprendo quello che Pecco ha passato domenica, con un Mondiale in ballo è normale. A volte arrivi davanti ai microfoni quando non sei pronto e ognuno ha le sue idee, ma si deve sempre rispettare il tuo rivale. Alex non è mai stato un pilota problematico, la gente legge il cognome Marquez e mischia tutto, ma io sono io e lui è lui. Non mi sembra giusto che venga accusato». E ovviamente non parla dell’universo dei Social. «Quelli che ti insultano lì spesso sono gli stessi che ti incontrano e ti chiedono una foto...». Il punto, quello che conta veramente, è il Marc pensiero sulle conseguenze di quanto successo domenica (l’incidente ma anche e soprattutto il ritorno alla vittoria di Marquez) su questo campionato e sul prossimo. «Dentro al box l’ambiente deve essere buono e la rivalità deve essere sana, quello che fa crescere il livello di competitività - chiarisce lo spagnolo -. Poi in pista ognuno va per i suoi interessi, ma nel box io e Pecco saremo un team che lavorerà per avere una moto sempre più competitiva in modo tale che se non vince uno, vincerà l’altro». E ancora: «Non mi vedevo in lotta per il titolo ad Aragon e non mi ci vedo qua. L’obiettivo ora è un altro: continuare a crescere. Devo cercare la costanza per preparare bene l’anno prossimo, che è la differenza che ti fa lottare o meno per il Mondiale».
Pecco: "Cercherò di recuperare dei punti"
Alla fine, in un GP nel quale Pecco non sarà al top fisicamente («la sensazione è di non poter muovermi come vorrei e ho male alla spalla e al collo; sono stato fortunato a non rompermi nessun osso, ma muscoli e legamenti non sono al meglio») e che Martin un anno fa a vinto, Marquez potrebbe rivelarsi un alleato, togliendo punti a Jorge. «Ogni weekend è importante per il campionato - afferma Pecco, negando che il doppio appuntamento di Misano possa essere determinante per il Mondiale -. Ero arrivato ad Aragon con 5 punti di vantaggio e ora sono dietro di 23, quindi ho perso parecchio. Sarà importante fare un buon lavoro. Cercherò di recuperare dei punti, ma se non sarà possibile farò del mio meglio per perderne il meno possibile». E attaccare fra due fine settimana. «Due gare sulla stessa pista sono un problema per tutti, perché nella seconda saremo già tutti al limite fin dalle prime libere, ma la cosa buona è che siamo a casa e che conosco bene la pista. E probabilmente nella seconda saranno migliori anche le mie condizioni».