"Intanto devo ringraziare Valentino Rossi, Alessio Salucci e la Ducati per questa opportunità. Per me è bellissimo provare di nuovo la MotoGp, non l'avrei mai immaginato. Mi dispiace per Fabio (Di Giannantonio, ndr) e gli auguro una pronta guarigione. Spero che l'operazione alla spalla vada benissimo e torni anche più forte di prima". Così Andrea Iannone nel corso di una intervista ai microfoni di Sky Sport in occasione del suo ritorno in MotoGp dopo cinque anni. Se gli piacerebbe tornare stabilmente in MotoGp: "Non lo so. Perché, onestamente, io sto bene in Superbike. Posso ambire a risultati importanti, sono felice. Non bisogna guardare indietro, essere rancorosi. La vita va avanti e dobbiamo essere grati del presente, di quello che è più adatto a noi". Con Ducati c'è un rapporto particolare: "Assolutamente. Sento questo legame dentro di me, che non si è mai rotto. Essere ducatista è speciale. Mi hanno sempre trattato con affetto, è un amore che non finirà mai". Si riparte proprio in Malesia dove è iniziata la sua 'odissea': "Credo di sì, è una coincidenza e basta".
Bagnaia tuona: "Stop a Valencia"
"Io a Valencia non sono disposto a correre, anche a costo di perdere quello che è il mio massimo obiettivo, ovvero vincere il titolo mondiale". E' la forte presa di posizione di Francesco Bagnaia che dal circuito di Sepang insiste nel dire che, dopo la tragedia per l'alluvione nella città spagnola, non si deve disputare lì il gp che chiude la stagione: "Non credo sia giusto, spero veramente che prenderanno in considerazione che a livello etico e di cosa sta succedendo, andare a correre là non è la cosa corretta. Anche a costo di perdere il mondiale, non sono disposto a scendere in pista". Sul weekend in Malesia queste le sensazioni di Pecco: "Il feeling è buono, come venerdì è sicuramente positivo. Martin è stato più costante perché è partito con una gomma nuova. Mi manca qualcosa nel settore 2, in particolare fatico in curva 5, per il resto siamo a posto".