
La prima top class che schiera cinque campioni del Mondo è pronta per svelare le prime risposte. Alle 3 ora italiana sono iniziati i test – la prima sessione aperta a tutti i protagonisti dopo gli Shakedown Test dello scorso weekend riservati a tester, rookie e Case con le concessioni – in quella Sepang che come di costume apre le attività invernali. La MotoGP riparte dalla Malesia due mesi e mezzo dopo una giornata più interlocutoria che indicativa a Barcellona, il post-Mondiale utile ai nuovi soltanto per familiarizzare con moto e team differenti rispetto al passato, e per raccogliere indicazioni utili agli ingegneri e ai tecnici per il lavoro durante la finestra senza attività in pista. Da oggi quel lavoro si tramuta nei verdetti dei piloti e, soprattutto, del cronometro. Il giudice chiamato a valutare anche una categoria regina mai così nobile, se è vero che mai prima d’ora, nemmeno ai tempi della 500, la top class era stata così frequentata da chi era stato incoronato in passato: Marc Marquez (sei titoli tra 2013 e 2019), Joan Mir (iridato nel 2020), Fabio Quartararo (2021), Pecco Bagnaia (2022 e 2023) e Jorge Martin, campione lo scorso anno con la Ducati-Pramac, e che porta il proprio numero 1 sull’Aprilia. Dove il madrileno è emigrato in “risposta” alla scelta della Ducati di promuovere nel team ufficiale Marquez. Martinator simboleggia il new deal Aprilia, l’unica Casa che cambia entrambi i piloti ufficiali – con lo spagnolo c’è Marco Bezzecchi – senza dimenticare l’arrivo di un nuovo direttore tecnico, Fabiano Sterlacchini. Cambiamenti, quelli della scuderia diretta da Massimo Rivola, atti a trasformare la competitività dell’ultimo triennio in leadership.
Bagnaia-Marquez, dream team Ducati
Per farlo, però, è necessario superare la Ducati e il suo Dream Team formato dagli undici titoli complessivi (ben otto in MotoGP) di Bagnaia e Marquez, fenomeni dotati oltretutto della moto che da tre anni è il riferimento tecnico. Una moto che Pecco conosce meglio di tutti, anche per il contributo allo sviluppo, e per questo Marquez alla vigilia dei test malesi ha ammesso: «Voglio provare a imparare da Bagnaia, ha grande esperienza su questa moto». L’obiettivo del catalano è chiaramente quello di battere il torinese, per una rivalità destinata a divampare, anche se non sembra ancora il momento per duelli fratricidi. «Io e Marc collaboreremo fino alla prima gara» ha detto Bagnaia, consapevole che per affinare la GP25 saranno fondamentali le prove legate a numerose novità, tra aerodinamica, forcellone e abbassatore. «Le sensazioni sono buone, ho visto la moto nel box ed è bellissima, ma c’è tanto da provare» ha proseguito Pecco. «Per questo avremmo bisogno di tre giorni lineari dal punto di vista meteorologico, senza una goccia di pioggia». Sullo sfondo del derby italiano c’è una KTM che vanta un quartetto di piloti di primo piano, con il nuovo fenomeno Pedro Acosta che entra nel Factory team e i nuovi acquisti Enea Bastianini e Maverick Vinales – attesi anche per i giudizi che possono offrire in comparazione con quelle Ducati e Aprilia che hanno guidato fino a pochi mesi fa – che a loro volta con Tech 3 avranno un trattamento ufficiale. Più distanti la Yamaha, comunque positiva negli Shakedown Test anche con le M1 della novità Pramac, e soprattutto la Honda, che sembra vivere l’anno zero. Dopo le 24 ore complessive di Sepang, dove si girerà anche domani e venerdì, la MotoGP rimarrà nel Sud-Est asiatico, a Buriram, per gli ultimi due giorni di prove, mercoledì e giovedì della prossima settimana. A seguire, sempre in Thailandia, il Mondiale prenderà il via nel primo weekend di marzo.