Nero Ferrari: dai limiti della macchina a una squadra in confusione

La batosta di Shanghai dopo il debutto flop di Melbourne. Vasseur: “Impareremo dai nostri errori”

Torino - La cinquantesima doppietta della McLaren, la prima doppia squalifica della Ferrari. A chi, dopo la magia di Lewis Hamilton nella Sprint di sabato, pensava che il debutto choc in Australia (Charles Leclerc 8° e l’inglese 10°) fosse stato solo un brutto incubo, ecco che la domenica cinese fa piombare la Ferrari in una situazione finanche peggiore, in un baratro dal quale forse sarà difficile rialzarsi. Quanto meno in fretta. Anche perché, oltre a mostrare una squadra in confusione e ancora frenata da scelte tattiche sbagliate (brutto colpo dopo il nervosismo dei piloti nei team radio a Melbourne), sono stati messi definitivamente a nudo i limiti della SF-25. Che non stanno come si pensava nella nuova sospensione anteriore, ma nel retrotreno che non genera carico e non si amalgama con il nuovo sistema pull rod scelto davanti per liberare e ottimizzare i flussi. Missione finora tutt’altro che compiuta.

 

Schumacher avrebbe fatto così

Lo dice la pista (Leclerc 5° e Hamilton 6° dopo un contatto tra i due al via che danneggia l’ala anteriore del monegasco), ma soprattutto quanto successo dopo, frutto di una catena di errori clamorosa ma che fa probabilmente capo allo stesso problema: la SF-25 del monegasco viene trovata sottopeso di un chilo (799 contro gli 800 regolamentari), quella dell’inglese con un pattino sotto il fondo troppo usurato (8.5 e 8.6 millimetri invece del limite di 9) nonostante la macchina sia stata rialzata dopo la Sprint. Mai nei 1.099 GP corsi dalla Ferrari era successo. In Malesia nel 1999 era toccato a Schumacher e Irvine per una bandella laterale irregolare, ma la Scuderia vinse in appello. Stavolta incassa a orecchie basse. "Charles ha adottato una strategia a una sola sosta e questo ha fatto sì che il consumo degli pneumatici fosse molto elevato, causando un sottopeso della vettura - si legge in un comunicato di Maranello -, per quanto riguarda l’usura del fondo-vettura di Lewis abbiamo valutato male il consumo per un piccolo margine. Non c’era alcuna intenzione di ottenere un vantaggio. Impareremo da quello che è successo e faremo in modo di non ripetere gli stessi errori".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ferrari bocciata senza appello

Così, da quello che la Ferrari aveva definito "un weekend da 30 punti senza lode", si passa a una bocciatura totale che costa alla squadra 18 punti e quindi un baratro dalla McLaren lanciatissima (-61 in due weekend di gara nella classifica costruttori), ma anche -40 dalla Mercedes di un ottimo George Russell (secondo podio) e di un concreto anche se sfortunato Antonelli (fondo danneggiato con il pezzo di ala perso da Leclerc). Per non parlare del -19 da... Verstappen. La Red Bull infatti continua ad avere solo lui e si parla già dello scambio tra Tsunoda e Lawson fra due settimane in Giappone. Difficile immaginare una nuova alba rossa a Suzuka. Servirà tempo e pezzi nuovi sulla SF-25, anche se Leclerc (prima della squalifica) afferma che "senza il danno all’ala anteriore la vittoria fosse alla portata". Forse ha visto un’altra gara, dato che Piastri e Norris hanno gestito con facilità. Infatti quando il discorso si amplia, Charles ammette: "Non siamo messi bene. Per ora siamo troppo lontani dalla McLaren, soprattutto in qualifica. Partendo dietro non possiamo fare miracoli, dobbiamo migliorare questo aspetto".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ferrari: c'è un problema piloti

Mentre Hamilton, senza entrare nei dettagli, afferma: "Avevo una macchina buona nella Sprint e abbiamo fatto un po’ di cambiamenti per cercare di migliorare, ma siamo peggiorati in qualifica ed è andata ancora peggio in gara". Fred Vasseur deve quindi tenere alto il morale della squadra. "Anche la Red Bull l’anno scorso aveva fatto doppietta nelle prime due gare… - butta lì ricordando la rincorsa del 2024 che ha portato la Ferrari a giocarsi il titolo costruttori all’ultima gara con i papaya -. Sono sicuro che la McLaren è in un buono stato di forma e stanno facendo bene. Ed è chiaro che siano un passo avanti, ma non credo sia la fine del campionato. Dobbiamo restare calmi e concentrarci su noi stessi. Dobbiamo migliorare la macchina e la squadra". Inevitabile però, dopo che il team principal nega anche problemi tra i piloti (nel primo stint c’è stato uno scambio di posizioni a favore di Leclerc un po’ ritardato: "È stato Lewis a chiedere di farlo, la collaborazione tra i due ragazzi in squadra è enorme"), chiedergli se abbia senso continuare a investire sullo sviluppo della SF-25 o se non sia già arrivato il momento di dirottare le risorse sul progetto 2026, la rivoluzione regolamentare. "Penso che sia troppo presto. Ho la sensazione che non abbiamo ancora estratto il meglio dalle macchine". Speriamo sia così. 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torino - La cinquantesima doppietta della McLaren, la prima doppia squalifica della Ferrari. A chi, dopo la magia di Lewis Hamilton nella Sprint di sabato, pensava che il debutto choc in Australia (Charles Leclerc 8° e l’inglese 10°) fosse stato solo un brutto incubo, ecco che la domenica cinese fa piombare la Ferrari in una situazione finanche peggiore, in un baratro dal quale forse sarà difficile rialzarsi. Quanto meno in fretta. Anche perché, oltre a mostrare una squadra in confusione e ancora frenata da scelte tattiche sbagliate (brutto colpo dopo il nervosismo dei piloti nei team radio a Melbourne), sono stati messi definitivamente a nudo i limiti della SF-25. Che non stanno come si pensava nella nuova sospensione anteriore, ma nel retrotreno che non genera carico e non si amalgama con il nuovo sistema pull rod scelto davanti per liberare e ottimizzare i flussi. Missione finora tutt’altro che compiuta.

 

Schumacher avrebbe fatto così

Lo dice la pista (Leclerc 5° e Hamilton 6° dopo un contatto tra i due al via che danneggia l’ala anteriore del monegasco), ma soprattutto quanto successo dopo, frutto di una catena di errori clamorosa ma che fa probabilmente capo allo stesso problema: la SF-25 del monegasco viene trovata sottopeso di un chilo (799 contro gli 800 regolamentari), quella dell’inglese con un pattino sotto il fondo troppo usurato (8.5 e 8.6 millimetri invece del limite di 9) nonostante la macchina sia stata rialzata dopo la Sprint. Mai nei 1.099 GP corsi dalla Ferrari era successo. In Malesia nel 1999 era toccato a Schumacher e Irvine per una bandella laterale irregolare, ma la Scuderia vinse in appello. Stavolta incassa a orecchie basse. "Charles ha adottato una strategia a una sola sosta e questo ha fatto sì che il consumo degli pneumatici fosse molto elevato, causando un sottopeso della vettura - si legge in un comunicato di Maranello -, per quanto riguarda l’usura del fondo-vettura di Lewis abbiamo valutato male il consumo per un piccolo margine. Non c’era alcuna intenzione di ottenere un vantaggio. Impareremo da quello che è successo e faremo in modo di non ripetere gli stessi errori".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Nero Ferrari: dai limiti della macchina a una squadra in confusione
2
Ferrari bocciata senza appello
3
Ferrari: c'è un problema piloti