Misteri e tesori del basso Lazio: in viaggio con la Mazda CX-30

Luoghi inattesi, panorami mozzafiato e un pizzico di avventura lungo un affascinante percorso tra i monti Prenestini e la Ciociaria affrontato a bordo del crossover giapponese
Misteri e tesori del basso Lazio: in viaggio con la Mazda CX-30

Un’antica farmacia isolata tra i monti, mura ciclopiche, il salto di una cascata in pieno centro storico. Ma anche panorami sconfinati e strade tutte da guidare. Sono solo alcuni degli ingredienti di un itinerario dalla provincia di Roma fino al cuore profondo della Ciociaria, alla scoperta di un angolo di Stivale in cui si celano insospettabili tesori. Compagna di viaggio, la nuova Mazda CX-30, crossover robusto e versatile, dimostratosi efficace e pronto all'azione.

Da Palestrina a Capranica Prenestina: Km 35 circa

L’itinerario prende il via da Palestrina, cittadina a pochi chilometri dalla Capitale, nota per il Santuario della Fortuna Primigenia, imponente complesso sacro del II sec a.C. Da qui, seguendo le indicazioni per Capranica Prenestina, si imbocca la statale SP58a. Poche centinaia di metri e la CX-30 si ritrova ad arrampicarsi lungo un bel misto in salita, panoramico e con ottimo asfalto. In questo primo tratto verso il monte Guadagnalo, si fa apprezzare l’ottimo lavoro svolto dal cambio automatico, capace di tenere il motore (uno Skyactiv-G 2.0L a benzina) sempre prossimo al regime di rotazione ideale, con la giusta spinta in uscita di curva. Comfort e insonorizzazione pressoché totale amplificano il piacere di guidare in uno scenario idilliaco: traffico scarso, natura rigogliosa e vedute a perdita d'occhio sulla conca romana. Mirabile quella che si può godere attraverso una piccola deviazione al belvedere di Castel San Pietro, minuscolo paesino poco oltre Palestrina.


Giunti a Capranica, ancora qualche chilometro e si raggiunge il Santuario della Mentorella, antico monastero benedettino edificato su una roccia a strapiombo, che domina la valle di Giovenzano: passaggi d’alta quota (si superano i 1.200 metri d’altitudine) e facili escursioni in off-road per conquistare punti panoramici da cui cercare lo scatto perfetto. Un terreno ideale per sperimentare il sistema AWD, la trazione integrale di Mazda, che sfrutta 27 sensori per monitorare costantemente quel che capita sotto alle ruote, così da regolare di volta in volta (e in maniera automatica) la coppia motrice tra assale anteriore e posteriore. In questo modo, il guidatore può concentrarsi sul volante senza doversi preoccupare di altro; e sfruttando l’altezza da terra della CX-30, diventa facile avventurarsi su fondi accidentati, come mostra il video qui in basso, girato proprio lungo il percorso. 

Da Capranica al lago di Posta Fibreno: Km 150 circa

Tornati a Capranica Prenestina, si seguono le indicazioni per Bellegra, continuando poi per Subiaco. Da non perdere, lungo il percorso, una sosta al piccolo borgo di San Vito Romano. L’arrivo sulla sublacense (SS411), nei pressi di Subiaco, segna l’ingresso ai suggestivi Altipiani di Arcinazzo, da cui si prosegue in direzione Guarcino. La strada torna a raggomitolarsi lungo bel un misto stretto. A tratti strettissimo. Nonostante l’impostazione da crossover, la CX-30 non soffre di rollio in curva, e la precisione in inserimento (ottimo il lavoro svolto dalle sospensioni) rende confortevole e divertente la danza sulle tortuose lingue d’asfalto. Giunti a Guarcino (dopo aver superato il passo di Colle Cimetta a 1.011 metri sul livello del mare), si devia in direzione Alatri, dapprima lungo la SR411, poi sulla SS155.
Racchiusa dalle imponenti mura ciclopiche, Alatri è in grado di catapultare il visitatore in un millenario viaggio nel tempo, a partire dall'antica acropoli fortificata del VII sec a.C. Una tale concentrazioni di arte, curiosità e bellezza, da togliere il fiato. Di nuovo in viaggio, si prosegue a ritroso per qualche chilometro fino ad imboccare il bivio per Collepardo. Da qui, la strada torna a correre tortuosa, incidendo, in salita, il fianco della montagna. Superata Collepardo, piccolo centro noto per le particolari grotte (soprannominate "dei Bambocci" a causa delle bizzarre forme assunte da stalattiti e stalagmiti), si continua a guidare lungo remoti passaggi montani fino alla stupefacente Certosa di Trisulti. Monumento nazionale sin dal lontano 1873, è un luogo quasi dimenticato, fuori dal mondo, che stupisce con incredibili curiosità; come ad esempio la ricchissima biblioteca, la chiesa di San Bartolomeo, le bizzarre siepi dell'orto botanico e soprattutto, la misteriosa farmacia, tra le più antiche e suggestive d'Italia, con ambienti completamente affrescati e ricchi di simboli indecifrabili tra sacro e profano.

Si prosegue piegando in picchiata verso l'Abbazia di Casamari, ennesimo gioiello di questo insospettabile angolo di Stivale. Dopodiché, effettuata una doverosa sosta, si puntano le ruote in direzione Isola del Liri. Ed è giunti in questa località che, increduli, si rimane col naso all'insù davanti allo spettacolo della cascata che sgorga dai giardini del castello Massimo, in pieno centro storico. Ma le sorprese non sono ancora finite. Da Isola del Liri, seguendo le indicazioni per Sora, si raggiunge Broccostella e da qui Posta Fibreno, fino ai magnifici scorci dell'area naturalistica della Riserva Regionale lago di Posta Fibreno, bacino dalle acque limpidissime e ricche di vita, considerato tra le zone umide più belle d'Italia.

L’AUTO DELL'ITINERARIO

Per affrontare questa piccola avventura nel basso Lazio abbiamo abbiamo scelto la versatilità della nuova Mazda CX-30 equipaggiata con trazione integrale AWD (optional a 2.200 euro). Un crossover che sta riscuotendo un notevole successo di pubblico grazie ad una linea accattivante, elevata qualità costruttiva, e tanta tecnologia a bordo.
Con una lunghezza di 4,4 metri, questo modello si pone esattamente a metà strada tra la più piccola CX-3 e la “big” del listino, la CX-5; di fatto, quindi, una proposta intermedia ed equilibrata tra le crossover della Casa giapponese. La base tecnica e meccanica è in comune con la Mazda3: scocca, pianale, sospensioni, interni e motori. Tra quest'ultimi (diesel e benzina M-Hybrid), spicca l’esclusivo Skyactiv-X, fiore all’occhiello della più recente produzione della Casa di Hiroshima, perfetta sintesi tra un propulsore benzina e diesel. Un’unità capace di esprimere il meglio dei due mondi in fatto di consumi, prestazioni ed emissioni. Ve lo raccontiamo nel dettaglio in questo approfondimento.
Quattro gli allestimenti disponibili per la nuova Mazda CX-30, con prezzi a partire da 24.750 euro.

DA NON PERDERE LUNGO IL PERCORSO

- Una visita al Santuario della Fortuna Primigenia a Palestrina, considerata una delle più importanti testimonianze dell'ellenismo italico.

- Il panorama che si gode dal Santuario della Mentorella, edificato nel IV secolo d.c. ad oltre 1200 metri d’altezza. Secondo la tradizione, si tratta del Santuario più antico d’Italia, sorto per volontà dell’Imperatore Costantino;

- Tra Altipiani di Arcinazzo e Guarcino, per l’esattezza al Km 39.500 della SS 411 (sublacense), si incontra una strada sterrata. Dopo una breve passeggiata nel verde, ci si ritrova dinanzi all’Arco di Trevi, suggestiva costruzione megalitica immersa nel fitto della vegetazione.

- Alatri, prezioso scrigno di tesori e suggestioni.

- Le Grotte di Collepardo, poste circa 30 metri al di sopra del torrente Fiume. Nel corso dei secoli, stalattiti e stalagmiti, al loro interno, hanno assunto fantasiose forme, simili a figure umane e di animali, tali da valergli il soprannome di "grotte dei Bambocci".

- Una visita alla Certosa di Trisulti. In posizione isolata, tra i boschi dei monti Ernici, le sue origini si fanno risalire al XII secolo. Al suo interno, la biblioteca con oltre 36.000 volumi, le suggestioni gotiche della chiesa di San Bartolomeo, il giardino botanico e l'antica farmacia affrescata da Filippo Balbi, artista dalla personalità complessa e misteriosa. Al suo interno racchiude una controversa simbologia. Tutte le info per una visita guidata.

- Una visita all'Abbazia di Casamari.

- La vista mozzafiato sul salto di 30 metri della cascata, in pieno centro, di Isola del Liri, proprio di fianco al castello Massimo.

- Il lago di Posta Fibreno, che oltre a rappresentare una delle zone umide più belle d'Italia (con piacevolissime sponde, lungo cui rilassarsi), si caratterizza per la sua particolare isola galleggiante (di cui parlava già Plinio il Vecchio, nella Naturalis historia), che rappresenta, con tutta probabilità, un fenomeno unico in Europa.

DOVE MANGIARE

- Sugli Altipiani di Arcinazzo, ci si può fermare alla Trattoria “Sor Paiolo” (all’inizio degli altipiani, sulla sinistra). Ambiente rustico e cucina che si concilia alla perfezione con l’aria di montagna. Ottimi, la lasagna e gli gnocchi, strepitosa la polenta; mentre i piatti alla brace sono la specialità della casa. D’estate si mangia fuori con vista sui prati. Nel fine settimana sempre meglio prenotare. Tel 0775 598390.

- Ristorante “Certosa Trisulti” a Collepardo. Cucina tipica, porzioni abbondanti, grande soddisfazione. Gli ingredienti sono quelli genuini del territorio, mentre la cura infusa nella preparazione dei piatti è quella tipica ciociara, saporita, che sa farsi ricordare. Da provare! Tel 327 544 4052.

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