Mazda Epic Drive, l'amore per i viaggi tra passato e presente

Per far conoscere ai giornalisti la qualità e l'affidabilità delle proprie vetture, i test drive Mazda consentono di vivere un'esperienza unica, tra paesaggi affascinanti e percorsi impegnativi, ispirandosi direttamente alle avventure di ieri
Mazda Epic Drive, l'amore per i viaggi tra passato e presente

Ispirandosi alle corse e alle prove pubbliche affrontate in cento gloriosi anni di storia, oggi Mazda, con i suoi eventi stampa Epic Drive, consente di sperimentare strade impegnative e percorsi affascinanti al volante di una sua vettura. Le emozioni che vengono provate oggi guardano quindi alle avventure del passato.

Epic Drive consente di coniugare la bellezza del viaggio alla conoscenza della sapienza tecnica e della tecnologia delle auto Mazda, che si tratti di lambire l'Islanda su una MX-5, di essere il primo costruttore a ottenere il permesso di attraversare il Lago Baikal in Siberia e realizzare una nuova rotta attraverso la sua superficie ghiacciata con le CX-5, di assaporare l'asfalto tortuoso e la bellezza vulcanica delle Azzorre in mezzo all'Atlantico con una Mazda2, o di esplorare le meraviglie dell'ingegneria stradale estrema attraverso i tunnel, i ponti e i passi montani in Norvegia.

1936: cinque Mazda-Go in tour

Del resto, l'amore di Mazda per i viaggi "test" proviene da molto lontano. Addirittura dal primo mezzo di trasporto mai realizzato dal Marchio, il cosiddetto Mazda-Go Type-DA, il tre ruote in stile furgoncino che permise all'azienda produttrice di sughero di Jujiro Matsuda di diventare una Casa automobilistica, cambiando anche nome omaggiando lo stesso Matsuda ma anche Mazda, come dio persiano di luce, saggezza, armonia e intelligenza.

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Come primo esempio della volontà di affrontare un viaggio ambizioso, nel 1936 Mazda fece partire per un tour promozionale in fuoristrada cinque Mazda-Go. Partendo da Kagoshima, vicino alla punta più meridionale della principale isola del Giappone, la spedizione mise in mostra l'affidabilità del tre ruote su 2.700 km di sentieri di polvere, fango e duro sconnesso, arrivando a Tokyo 25 giorni dopo. La pubblicità fece aumentare significativamente le vendite e crescere il profilo della società, e non sarebbe stata l’ultima volta per cui la Casa di Hiroshima avrebbe affrontato un viaggio eroico per promuovere i propri prodotti.

Le Cosmo al Nurburgring

Nel 1968, ad esempio, per conquistare il fertile mercato europeo, Mazda partecipò alla Marathon De La Route, 84 ore snervanti da correre tra i 28 km del Nurburgring, in Germania. Iscrisse alla gara due Mazda Cosmo 110S, prima auto di serie nella storia a vantare il motore rotativo a doppio rotore. Una si ritirò a causa di un incidente, l'altra arrivò quarta, dietro solo alle sportive più performanti dell'epoca, ovvero le Porsche 911 e la nostrana Lancia Fulvia. Fu un trionfo.

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Affidabilità targata Mazda

Arrivò poi il momento di stupire anche in pubblico. Nel 1977, per promuovere la Mazda 323 di prima generazione, una coppia di 323 hatchback affrontò un viaggio da 9.320 miglia da Hiroshima a Francoforte, per arrivare al salone dell'auto tedesco dove il modello avrebbe debuttato. Incredibilmente al culmine della Guerra Fredda, le due 323 attraversarono l'Unione Sovietica e, nonostante le strade disastrate e le condizioni difficili del viaggio, non ebbero problemi tecnici: un risultato che confermò l'affidabilità della nuova vettura ancor prima che entrasse in commercio. L'epica impresa delle coraggiose 323 e il loro incredibile viaggio ottennero anche una notevole copertura da parte della stampa, qualcosa che Mazda avrebbe ripetuto in seguito per promuovere i propri prodotti. E che oggi continua, con il fascino di Epic Drive.

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