Immatricolazioni moto e scooter ad aprile 2019: dati positivi, enduro al top

Sono stati 26.854 i veicolo a due ruote immatricolati ad aprile 2019, un dato in crescita rispetto a quello di un anno fa. Enduro stradali al top nelle vendite
Immatricolazioni moto e scooter ad aprile 2019: dati positivi, enduro al top

Sono dati in crescita quelli relativi alle immatricolazioni di veicoli a due ruote. Stando ai dati diffusi da Confindustria ANCMA, sono stati 26854 i veicoli immatricolati ad aprile 2019 con una crescita dell'8,6% rispetto all'anno precedente. 
Crescita a due cifre per le moto con 12.645 pezzi venduti in aprile, pari al +14,6%; mentre il comparto scooter con 14.209 unità realizza un +3,8%. In ripresa significativa anche i “cinquantini”, che totalizzano 1.724 registrazioni, pari al +15,2%.

LE CIFRE TOTALI DEL PRIMO QUADRIMESTRE - Nel primo quadrimestre del 2019il totale del mercato italiano delle due ruotea motore (immatricolazioni di scooter e moto superiori a 50cc, più registrazioni di "cinquantini")arriva a 87.157 veicoli,con un incremento pari al +14,4%rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Tale andamento deriva da un ottimo risultato delle immatricolazioni con 81.737 pezzi pari al +15,3 %, rispettivamente le moto con 39.614 veicoli e un +15,5% e gli scooter con 42.123 veicoli pari al +15,2%. Appena sopra i volumi dell’anno scorsoi “cinquantini”con 5.420 registrazioni e un +2,2%,grazie soprattutto ai veicoli elettrici che,con grazie all’avvio degli incentivi,hanno più che raddoppiato i volumi totalizzando 871 pezzi.

LE VENDITE PER CILINDRATA - I dati di ANCMA, offrono anche dati importanti per cilindrata.  Si consolida il segmento centrale degli scooter tra 300 e 500cc come il più importante, con 16.959 unità pari al +30,2%. A seguire troviamo gli scooter 125cc con 14.634 veicoli pari al +13,6%. La categoria tra 150 e 250cc arretra e con 6.843 pezzi segna un -2,4%; infine si registra una sostanziale stabilità per i maxiscooter oltre 500cc, con 3.684 immatricolazioni e un +1%.

Nel comparto moto, accelerano i modelli tra 800 e 1000cc con 11.383 unità e un +26,7%. In seconda posizione i veicoli superiori ai 1.000cc con 10.521 vendite e un +4%; al terzo posto si classificano le moto tra 300 -600cc gli con 6.830 pezzi e un +20,9%. Seguono da vicino le moto tra 650 e 750cc con 6.178 unità e un +14,1% rispetto al 2018. Le 125cc proseguono nella crescita con 3.826 pezzi pari al +24,9%; infine sono piuttosto marginali i numeri delle 150-250cc con 876 moto e un -17,8%.

ENDURO AL TOP - L’andamento dei segmenti moto evidenzia le enduro stradali con 14.652 unità e un +22,8%, seguono le naked anch’esse in crescita con 13.893 pezzi pari al +9,8%. A distanza le moto da turismo in con 5.476 immatricolazioni e un +22,7%. Stabili le custom con 2.083 vendite e un +0,5%; così come anche le sportive con 1.900 moto sugli stessi livelli dell’anno scorso con un +0,4%; infine più che positive le supermotard con 1.112 pezzi e un +38,1%.

L'OPINIONE DEL PRESIDENTE DALL'ORTO -  L’inizio della stagionalità del mercato in aprile confermaun dato positivo che dura ormai da 9 mesi consecutivi” ,ha affermato Andrea Dell’Orto, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) “In particolare i primi 4 mesi di quest’anno hanno visto un trend sostanzialmente equilibrato sia per le moto che per gli scooter. Questo significa chel’offerta di due ruote è in grado di soddisfare sia le esigenze di mobilità sostenibile nei nostri centri urbani,che la passione che anima le scelte dei modelli di moto. Siamo confidenti che nei prossimi mesi si possa consolidare il mercato per l’intero anno. “Purtroppo lo scenario economico continua a mostrare segni di incertezzae nonostante qualche segnale positivo in termini di occupazione siamo in una situazione appena al si sopra della stagnazione.“I dazi frenano le esportazioni, calano gli investimenti e la fiducia di famiglie e imprese, in generale la domanda è debole.Nel comparto automotive il nostro settore è in grado di dare il suo contributo positivo,nonostante il rincaro dei carburanti che penalizza i costi di gestione. Il nostro obiettivo è quello confrontarci con le amministrazioni pubbliche a sostegno degli utenti e del mercato. La priorità va sempre data alle condizioni disicurezza d’uso, perché i nostri clienti combattono quotidianamente con infrastrutture problematiche che finiscono per diventare pericolose”.

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