Malanca Competizione, due generazioni di storia

La prima apparizione al Salone di Milano 1965, poi due serie di modelli molto diversi tra loro per estetica. Ripercorriamo le tappe dello storico modello Malanca
Malanca Competizione, due generazioni di storia

La storia di Malanca Competizione comincia nel 1965, quando il Salone di Milano accoglie la primissima delle generazioni prodotte dalla Casa. Un'estetica allungata, con un serbatoio particolare, squadrato e con leggere sfiancature per le ginocchia. Il sellino, nella parte posteriore del mezzo, si presenta corto e lascia intuire una posizione "sportiva" per chi guida, mentre il tappo per il rifornimento non sta al centro ma sul fianco destro del serbatoio.

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Semi manubri, forcella ed ammortizzatori con molle scoperte, pedane arretrate e freno posteriore da azionare col tacco (presenti anche versioni con pedale tradizionale) nonché le ottime prestazioni fornite dal motore, completano l’armamentario utile a ben figurare nell’allora nascente segmento dei cinquantini veloci.

LA TESTA ROSSA - Sarà proprio questo modello (al Salone Milano 1965) a fregiarsi per primo della denominazione “testa rossa” su una versione meglio rifinita in cui compare la verniciatura rossa per la testa (ovale) del motore.

Il propulsore dotato di un carburatore da 18 mm, ha una potenza similare ai motori P4 della Minarelli o ai Franco Morini a 4 marce, e consentiva a questo veloce motorino di superare gli 80 km/h effettivi.

In contemporanea la Malanca aveva in listino lo Sprint con un serbatoio dal disegno più tozzo, le pedane poste in posizione classica ed un più sobrio manubrio rialzato.

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LA SECONDA SERIE - Affianca il Testarossa (il Top di gamma della Malanca nei 50 cc sportivi), la seconda serie del Competizione . Si tratta di una versione economicamente più abbordabile rispetto al modello di punta, ma a tutti gli effetti è un valido esempio di 50 sportivo. Molto simile nei tratti somatici al Testarossa, di cui conserva l’impostazione generale, si distingue a colpo d’occhio sia per il diverso telaio privo della triangolatura centrale e dei rinforzi sul cannotto di sterzo che per il serbatoio con tappo di rifornimento in posizione arretrata. Il motore ha sempre il cambio a 4 marce e dispone di pistone a cielo bombato con due fasce. Anche in questo caso la versione Export, che viene fornita con carburatore da 17 mm, consente di raggiungere una velocità superiore agli 80 km/h.

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