Ducati Multistrada V4: è nata una nuova regina?

Il telaio di una crossover riceve il trapianto del devastante 4 cilindri a V della Panigale: ecco come nasce la nuova "Multimoto", disponibile anche in versione S e S Sport. Ma il modello nasconde tanto altro...
Ducati Multistrada V4: è nata una nuova regina?

Alla fine, diciamoci la verità, sentiamo/leggiamo spesso le stesse parole: "Più leggera, più potente, consuma anche meno…". Una solfa sempre uguale: arriva un nuovo modello e i comunicati ufficiali lo descrivono come una rivoluzione, un’astronave venuta dallo spazio. Anche quando si tratta di una piccola evoluzione. Questa volta, però, la faccenda è diversa. Forse siamo realmente di fronte a un modello che è più sportivo, più confortevole, più facile…ed è solo l’inizio. Signore e signori, ecco a voi la Ducati Multistrada V4 (disponibile anche in versione S e S Sport), che si propone come nuovo riferimento delle crossover.

La spinta del 4 cilindri

Lo sviluppo della Ducati Multistrada V4 è stato tutto focalizzato sulla fruibilità. Un po’ come nel mondo tech: pensate agli smartphone, sempre più capaci di “intuire” le nostre esigenze e allo stesso tempo più facili da usare (che non significa semplici da progettare…). Con la Multistrada V4 i tecnici hanno seguito esattamente questa direzione, aumentando al tempo stesso le prestazioni. Cuore del progetto naturalmente è il motore, di cui avevamo già ampiamente parlato. Il V4 Granturismo (che prevede anche la disattivazione automatica della bancata dei cilindri posteriori) ha una cilindrata di 1.158 cc ed eroga 170 CV (125 kW) a 10.500 giri con una coppia massima di 125 Nm. E non ha più la distribuzione Desmodromica...

Super tecnologia

L’eletronica della nuova Ducati Multistrada V4 comprende qualunque gingillo possa venirvi in mente. La piattaforma inerziale gestisce il funzionamento di ABS Cornering, Wheelie Control, controllo di trazione e, sulla Multistrada V4 S, le Cornering Lights. Sulla S sono presenti anche l’assistenza alle partenze in salita e le sospensioni semi attive DSS che, per la prima volta, regolano in automatico anche il precarico del monoammortizzatore (autoleveling). Tutto si regola dalla nuova strumentazione TFT di 5 pollici (6,5 per la S), regolabile nell’inclinazione e collegabile allo smartphone via Bluetooth. Dulcis in fundo: con la Multistrada V4, Ducati introduce il rivoluzionario sistema radar anteriore e posteriore, che permette l’utilizzo del Cruise Control Adattivo (ACC) e del Blind Spot Detection (BSD).

Pronta a superare qualunque ostacolo

E la cara, vecchia ciclistica? Non vi preoccupate: la Ducati Multistrada V4 è equipaggiata con un telaio monoscocca in alluminio, ruota anteriore di 19 pollici (non ci sarà più la versione Enduro: la nuova Multi, a seconda dell'equipaggiamento, potrà affrontare qualunque percorso) e forcellone bibraccio, capace di ospitare anche ruote a raggi. Ha un interasse relativamente contenuto (1.567 mm), un avantreno dalle quote sportive, sospensioni con grande escursione (170/180 mm), luce a terra di ben 220 mm e un peso a secco di 215 kg. Ducati inoltre dichiara di aver svolto un accurato studio della posizione in sella che, rispetto alle precedenti Multistrada, obbliga il pilota in una posizione più “dominante”, meno inserita. Nonostante ciò, l’altezza della sella è contenuta: 840 mm (con possibilità di scendere fino a 810 mm o salire fino a 875 mm). Anche la protezione aerodinamica è stata particolarmente curata e il risultato è un plexi dalla forma originale, regolabile con un solo dito.

Esaudire le richieste dei clienti

Infine, Ducati ha cambiato anche il modo di proporsi al cliente. La moto infatti sarà realizzata direttamente a Borgo Panigale con tutte le dotazioni richieste (ma sempre con la possibilità di personalizzarla in concessionario). Tra gli optional segnaliamo i cerchi a raggi, manopole e selle riscaldabili.

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