Dopo la campagna di sensibilizzazione promossa dalla FMI, dall'ANCMA e da una rivista di settore, con una raccolta di oltre 50.000 firme si era introdotta in Italia una tariffa ridotta per le moto in autostrada. Terminata la fase sperimentale lo scorso 31 dicembre, è seguito un mese di silenzio sull'atteso rinnovo dello sconto del 30% sul pedaggio autostradale che ha terminato la fase sperimentale lo scorso 31 dicembre 2017.
L’INTERVENTO DELLA FMI - Ne era scaturito un intervento del Presidente della Federazione Motociclistica Italiana, Avv. Giovanni Copioli: “Sono sorpreso per questo silenzio da parte degli interlocutori su un provvedimento che è stato condiviso dalle Autorità e che ha dato esiti comunque positivi”, aveva dichiarato Copioli. ”Non si tratta infatti solo di una misura di maggiore equità, ma di un incentivo ad un uso maggiore delle rete autostradale da parte dei motociclisti che ha risvolti positivi anche sotto il profilo della sicurezza come testimoniano i dati sulle percentuali degli incidenti”.
LA PROROGA – Finalmente ieri, 24 gennaio, una risposta positiva è arrivata sulla questione pedaggio ridotto per i motociclisti detentori di un Telepass dedicato, con la proroga della riduzione fino al 30 giugno 2018. Il Ministero dei Traporti e l'AISCAT hanno infatti confermato il provvedimento. Il 30 giugno sarà fatta una valutazione complessiva del provvedimento. Lo sconto, inoltre, sarà in vigore in modo retroattivo dal 1° gennaio. "Le nostre preoccupazioni erano giustificate ma abbiamo continuato a lavorare con pazienza nonostante il momento politico non certo favorevole”, ha commentato il Presidente di Federmoto Giovanni Copioli. “Questa proroga fino alla fine di giugno rappresenta un segnale positivo di attenzione verso le nostre istanze. Il provvedimento è ancora migliorabile e in questo tempo lavoreremo ancora per semplificare, e possibilmente estendere, questa giusta riduzione del pedaggio autostradale”. Il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, ha così commentato: ”La riduzione per i motocicli in autostrada è giusta e supera un'anomalia unica ormai in Europa, portando i conducenti a scegliere un modo di viaggiare più sicuro”.