BMW R1200GS Adventure: la prova

La più venduta delle maxi enduro stradali ha dimensioni super e agilità totale: l'abbiamo provata
E’ la regina del segmento delle maxi enduro stradali. La BMW R1200GS, sia nella versione standard che in quella più turistica e fuoristradistica Adventure, è la più amata e la più acquistata d’Italia. Soprattutto da medici, architetti e professionisti che l’hanno scelta un po’ per moda un po’ per le sue grandi caratteristiche di viaggiatrice indefessa.

COM’E’ FATTA – Oggetto della “Moto del mese” di marzo è lOa Adventure, che rispetto alla standard si differenzia per alcuni particolari: il serbatoio da 30 litri (10 in più), l’escursione maggiore di 20 mm per le sospensioni, la sella più alta di 40 mm, 22 kg di peso in più ma anche una lunghezza e una larghezza maggiori e un consumo medio più alto (4,3 litri invece di 4,1 ogni 100 km a 90 km/h). La linea generale di entrambe, rispetto alle versioni precedenti risulta più spigolosa e “maschia” nel becco e nelle pance laterali, ma anche più snella nel posteriore, slanciato verso l’alto. E’ anche più alta da terra di 10 mm. I paramani sono utili nella protezione dal vento e dalle intemperie così come il parabrezza studiato apposta. Quest’ultimo è regolabile (utilizzando una sola mano) come le larghe pedane enduro e il pedale del cambio. La sua vena off-road è evidenziata anche dalle staffe di protezione anticaduta e dalle griglie dei condotti dell’aria. Tra le “chicche”, la presenza di uno scomparto davanti al tappo della benzina, utile per contenere il biglietto dell’autostrada o delle monete. A livello meccanico, ecco il motore boxer raffreddato ad aria e acqua da 1170 cc e 125 cv di potenza. Per renderla più stabile sullo sterrato, 950 grammi di massa volanica in più e uno smorzatore di vibrazioni. L’elettronica prevede ASC, ABS, controllo di stabilità, modalità di guida Rain e Road di serie mentre la ciclistica vanta un telaio in acciaio a doppia trave, telelever e paralevel evo per le sospensioni. Sui cerchi a raggi da 19” e 17”, ecco un doppio disco da 305mm e, dietro, un singolo da 276mm. Tre i colori: Olive pastello, Racingblue metallizzato opaco e Alpinweiss bianco pastello per una moto che costa 17.780 euro.
OPTIONAL E ACCESSORI - Piuttosto ricca la gamma di optional e accessori originali disponibili per la R1200 GS Adventure. Tra i primi, montati in fase di processo produttivo, una sospensione più bassa di 30 mm, una sella alta 860 mm e quindi indicata per i piloti meno alti ma anche il sistema che permette di cambiare senza utilizzare la frizione e il Keyless Ride, con la chiave che può rimanere in tasca anche in fase di accensione. Tra gli accessori, invece, topcase e valigia in alluminio, indicatori di direzione a led, sella rally, navigatore e terminale di scarico sportivo HP by Akrapovic.

COME VA – Saliti in sella, sembra grande. Troppo per essere guidata agevolmente, anche a causa delle dimensioni dell’ingombrante zona serbatoio e del motore mastodontico. E invece, dopo i primi metri si rivela un fuscello. Sorprende soprattutto in mezzo al traffico, dove i 260 kg sembrano ben distribuiti. A dare la sensazione di controllo sono la sella (regolabile in inclinazione e altezza) meno larga nella zona anteriore, il serbatoio in grado di accogliere bene le gambe e il manubrio alto e largo quanto basta. In fase di guida è piacevole scoprire che la larghezza del motore, limitante per il movimento delle gambe nelle manovre da fermo, è in realtà protettiva per le stesse in una condizione di guida caratterizzata dal freddo o dalla pioggia. I 125 cv del motore si sentono sin dai bassi regimi e in fase di accelerazione (da 0 a 100 in 3,75 secondi) ma l’erogazione è fluida in ognuna delle sei marce disponibili. L’elettronica consente una guida standard oppure rain utile su fondi scivolosi ma noi abbiamo provato anche le optional dynamic (più sportiva) ed enduro (motore più morbido e poco controllo di stabilità) che regalano altre differenti emozioni di guida. La protezione aerodinamica è da vera sport tourer e durante la nostra gita da 250 km, l’Adventure si è rivelata comoda per pilota e passeggero quasi come il divano di casa. Le sospensioni supportano al meglio anche in una “prova speciale” piuttosto impegnativa come quella sul disastrato asfalto romano mentre i freni sono potenti (soprattutto l’anteriore, da “MotoGp”) e, in caso di necessità, l’ABS interviene pronto in ogni situazione.

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