Sono passati cinque anni dalla prima versione e oggi è una delle enduro stradali più apprezzate dagli appassionati del genere: 35.000 esemplari, infatti, non si vendono per caso. Si chiama Tiger 800, è prodotta dalla storica casa inglese Triumph e strizza l’occhio ai motociclisti che cercano un mix tra comfort, capacità di carico, un tocco di sportività e tanta maneggevolezza.
VERSIONE “STRADALE LUSSO” - Le versioni 2015 sono due: la XC più votata al fuoristrada e la XR più stradale. La seconda, protagonista della prova, è caratterizzata dall’assenza del “becco” frontale e dalla presenza dei cerchi a razze e dalla ruota anteriore da 19”. Siamo saliti in sella alla XRx, che si differenzia dalla sorella XR per alcune dotazioni in più: ABS in modalità off-road, controllo di trazione road e off road, mappe dell’acceleratore personalizzabili, cruise control e computer di bordo più ricco di informazioni.
LEGGERA E SOFISTICATA – La vista d’insieme evidenzia una buona pulizia generale (pochi cavi in giro) ma anche un design più ricercato e sottile rispetto a tante altre sue concorrenti. Il doppio faro anteriore non ha plastiche ad avvolgerlo e risulta leggero come il parabrezza regolabile e le plastiche che caratterizzano le “pance” laterali. Da segnalare la presenza dei paramani di serie (per evidenziare l’anima off-road), della sella ancora più ergonomica rispetto al vecchio modello (e regolabile di circa 40 mm in alto o in basso) e del cavalletto centrale utile nei parcheggi “difficili”. Il telaio è coperto da uno strato di titanio in polvere e avvolge il blocco motore in total black. Sullo scarno codino, privo di plastiche e dotato solo degli attacchi per le borse, risalta lo scarico 3 in 1 in acciaio, a contrastare i colori scuri che caratterizzano anche i cerchi in alluminio a 10 razze.
QUANTE INFORMAZIONI – La strumentazione è semplice, intuitiva ma allo stesso tempo completa: a destra c’è un contagiri analogico con tutte le spie più importanti mentre a sinistra ecco un display LCD con tachimetro digitale, indicatore marcia inserita, livello carburante e un utile computer di bordo. Quest’ultimo segnala durata del viaggio, velocità media, consumo medio, autonomia residua e consumo attuale. Da evidenziare ben due prese di alimentazione, utili (ad esempio) per la ricarica degli smartphone di pilota e passeggero.
438 KM DI AUTONOMIA – La Tiger 800 XRx è equipaggiata con un motore da 800 cc a tre cilindri in linea, raffreddato a liquido e dotato di cambio a 6 marce. La potenza, 95 cv, basta e avanza per il segmento di cui fa parte ma il dato da evidenziare è che questa versione consuma il 17% in meno rispetto alla precedente: 4,4 litri ogni 100 km sul ciclo misto, che si traducono in 438 km di autonomia. Circa 80 km in più rispetto al vecchio modello.
GUIDA COME VUOI – C’è tanta elettronica, sulla XRx. L’ABS di serie si può impostare su road, off road (disinserisce il posteriore e mantiene l’anteriore) e modalità off, così come il controllo di trazione. Le mappature, invece, sono quattro: rain, road, sport e off road e c’è da segnalare anche la presenza del cruise control, al debutto per il segmento. Tre sono poi le modalità di guida a seconda del terreno: in base alla scelta road e off road la centralina configura automaticamente l’ABS, il controllo di trazione e le mappature mentre il terzo riding mode è completamente personalizzabile.
DAVANTI C’E’ IL 19 – La ciclistica è caratterizzata da un telaio a traliccio in acciaio, su cui è montata una forcella Showa rovesciata da 43 mm e un mono posteriore regolabile nel precarico mentre sui cerchi (da 19 davanti e da 17 dietro) ecco due dischi flottanti anteriori da 308mm e, posteriormente, un singolo da 255mm.
Tre i colori (blu, bianco o nero) per una moto che costa 11.490 euro.
ABS di serie, traction control, quattro mappatura, strumentazione semplice e intuitiva
COME VA - “Leggera come uno scooter”. Questa, la prima frase che viene in mente appena saliti in sella. La maneggevolezza la fa da padrona sin dai primi metri, complici un frontale piuttosto contenuto nelle dimensioni, i 216 kg di peso in ordine di marcia e una posizione di guida perfetta. L’altezza e la larghezza del manubrio (regolabile) e l’altezza della sella sono ideali per avere la sensazione di controllo durante le gimkane cittadine ma anche per non stancare le braccia dopo 300 km di gita e per non doversi fermare al semaforo sulle “punte”. Il motore da 800 cc a tre cilindri è l’equilibrio fatto meccanica: si rivela più dolce e omogeneo nell’erogazione rispetto alla versione precedente (“santa elettronica”) soprattutto nella guida turistica mentre in modalità “Sport” da tigre diventa... ghepardo.
La ruota da 19 abbassa il baricentro e la rende agile e ancora più divertente sui tornanti, dove il telaio rigido e reattivo e una ciclistica settata al meglio assicurano un grip notevole e una frenata pronta e ben supportata dall’ABS. Difetti? Pochi: il manubrio vibra un po’ quando si alza il ritmo e la protezione aerodinamica non è il massimo. A livello meccanico, invece, il motore scalda un po’ troppo presto nella zona del serbatoio e il cambio, solo in scalata da fermo, non è un orologio. Ma stiamo parlando di dettagli su cui si passa sopra senza problemi dopo 300 km di puro divertimento.
L’ago della bilancia, per questa Tiger XRx, pende decisamente sui “chili” positivi.
GLI ACCESSORI - Per questo modello, indicato per il turismo e i viaggi, Triumph ha realizzato un “pacchetto optional” piuttosto ricco: dalle borse laterali in alluminio da 37 litri ognuna alla borsa posteriore da 50, passando per il parabrezza più alto (53mm) e più largo (55mm) di quello standard e per la borsa serbatoio da 20 litri.
Ci sono anche lo scarico Arrow omologato per renderla più sportiva, le barre paramotore, le manopole riscaldate e il pedale cambio ripiegabile in caso di caduta.
Abbigliamento utilizzato per la prova:
Casco LS2 FF370.1 Easy modulare
Giacca Spidi Net7
Guanti Spidi Sandshield