Honda SH300i ABS: la prova su strada

A 4 anni dall’ultimo restyling torna più leggero e slanciato con motore Euro4
Honda SH300i ABS: la prova su strada

La sigla SH ha 30 anni e vale un milione di clienti. Parte di questo grande successo è dovuta agli ingombri ridotti, alla facilità di guida, alla leggerezza ma anche alla pedana piatta e alle ruote alte. Aspetti che accomunano da sempre tutte e tre le motorizzazioni in gamma e che dal 2007, anche grazie ad un propulsore al top, hanno permesso all’SH “grande” di scalare le classifiche di vendite e di diventare il riferimento del segmento.

QUATTRO “ASSI” NELLA MANICA – Era già stato rinnovato nel 2011 ma adesso l’SH300 sembra aver fatto un ulteriore passo in avanti. Merito del team capitanato dal 39enne Michio Atsuchi (Large Project Leader Honda), in passato “padre del Forza e del Silver Wing GT) – "Rispetto alla prima versione del 2007 – dice Atsuchi, affiancato dal responsabile motori Makoto Fukagawa – il nuovo SH 300 si distingue per la maggiore praticità, la grande stabilità, lo stile sofisticato e un'accelerazione brillante". 

PIU’ SLANCIATO E RIFINITO – E’ stato rinnovato nell’estetica, il nuovo SH: ora è più slanciato e “leggero” ma anche più rifinito, grazie alle superfici scolpite, alle piacevoli svasature di alcuni elementi della carena e alla nuova finitura della cornice della sella.  Tra i particolari, un parafango posteriore più vicino alla ruota per limitare ancora di più gli “schizzi” e un utile vano dove alloggiare il tappo del serbatoio durante il rifornimento.

LED PER TUTTE LE LUCI – L’impianto di illuminazione è stato aggiornato: ora è total LED sia davanti che dietro tranne che per le frecce. Anche il cruscotto è stato rinnovato, è sempre ben leggibile e intuitivo e vanta un elemento centrale completo di tachimetro analogico, due laterali con temperatura acqua e livello benzina, tutte le spie e, nella zona posteriore, un display digitale con contakm parziale e totale e orologio.

SPAZIO PER IL CASCO – Il telaio è stato completamente ridisegnato per ospitare un vano sottosella da 19 litri capace di contenere un casco integrale, la catena e i documenti ma anche allungato di 16 mm nell’interasse per aumentare la stabilità. Quest’ultima è stata migliorata anche grazie all’adozione di due longheroni posizionati sul cannotto fino alla pedana. 

PIU’ PRONTO AI BASSI E AI MEDI - Novità anche per il motore, sempre monocilidrico da 279 cc ma dotato di più coppia ai regimi medio-bassi. Il segreto? Una centralina rimappata, nuovi cuscinetti, ottimizzazione degli attriti interni e cammes dai profili rivisti.  Su strada, quindi, sono migliori l’accelerazione e la ripresa, utili nel traffico cittadino. 

300 KM CON IL PIENO - Il lavoro di “fino” fatto sulla riduzione dei pesi (1 kg in meno, 169 kg totali con il pieno), sul motore e sull’elettronica ha migliorato i consumi: Honda dichiara 33,3 km nel ciclo medio, che con un serbatoio da 9 litri significano quasi 300 km di autonomia. 

E’ IL PRIMO EURO4 – L’SH300i è il primo scooter al mondo a rispettare le normative Euro4, anticipando di un anno la normativa prevista per il 2016. Per ottimizzare il lavoro, il catalizzatore è stato avvicinato al collettore. 

ARRIVA L’ABS A 2 CANALI – Invariati la forcella con steli da 35 mm, il doppio ammortizzatore regolabile nel precarico e i dischi freno da 256 mm, montati su nuove ruote a 6 razze sdoppiate. A cambiare, e non è poco, è l’ABS: ora è a due canali e non c’è più la frenata combinata.

LA CHIAVE IN TASCA – Debutta sull’SH300i la Smart Key, ovvero la chiave senza serratura che sblocca o blocca lo scooter a 2 metri di distanza. Il dispositivo è dotato anche di “trova-scooter” e, se necessario, di blocco manuale. Come si accende? Nel retroscudo c’è una chiave “fissa” che, ruotando, accende o spegne, attiva il bloccasterzo o apre la sella.

COME VA - E’ più “magro” e più slanciato ma appena saliti in sella riconosciamo subito i suoi ormai famosi punti di forza. Rispetto alla versione 2011 la posizione di guida e più eretta ed è più facile mettere i piedi a terra anche grazie ad un’altezza ridotta (805mm, quasi come quella del 125). La pedana più larga risulta confortevole per le gambe mentre sin dai primi metri ci accorgiamo dei passi in avanti fatti alla voce “agilità”: migliorarla era difficile ma in Honda ci sono riusciti, anche grazie alle modifiche all’interasse. Il telaio più lungo lo rende ancora più stabile e ce ne accorgiamo soprattutto nelle curve affrontate alte velocità perché l’SH non si scompone quasi mai. 
I longheroni aggiunti nella zona dello scudo regalano buone sensazioni sull’anteriore: in staccata, il frontale risulta più duro rispetto alla versione 2011 ma non lo consideriamo un difetto. Anzi, aumenta la fiducia soprattutto nella guida più sportiva. Tra le “buche” cittadine, invece, leggermente rigidi sono sembrati i due ammortizzatori posteriori ma è bastato regolarle (una sosta di 30 secondi in tutto) per migliorare la resa nell’assorbimento delle asperità. Accelerazione e ripresa? In occasione del test su strada da 140 km, per provare le migliorie fatte sul motore sono bastati un semaforo rosso e una moto da 800 cc piuttosto “allegra”, capitata a fianco a noi in attesa del verde. Il risultato? Se da 8 anni l’SH300 è il re delle metropoli, un altro buon motivo ci sarà… 

COLORI E OPTIONAL - Oltre agli eleganti grigio chiaro e grigio scuro metallizzati, all’insostituibile nero e al più neutro bianco, ci sono anche due colori più “sportivi”, ovvero il rosso e il blu. Quest’ultimo è quello che ci ha convinto maggiormente. In Italia, l’SH300i è commercializzato di serie con il bauletto da 35 litri in tinta, con il parabrezza e con i paramani. La lista degli accessori non è paragonabile a quella di altri modelli più turistici presenti nella gamma Honda ma vanta comunque le manopole riscaldabili (utili in inverno), l’allarme e il classico antifurto meccanico a U. 

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