BMW R nineT Urban G/S: l'araba fenice

L’ultima arrivata della famiglia Heritaga tedesca ricorda la gloriosa R 80 G/S degli anni Ottanta: accontenta chi vuole una moto bella, dalle linee rétro e che non disdegna il fuoristrada
BMW R nineT Urban G/S: l'araba fenice

Scarlino (GR) - Strizzare l’occhio alla moda attenta al passato ma forti della tecnologia moderna. Con la fortunata serie Heritage che fa capo alla classica R nineT (declinata nelle varie “anime” Scrambler, Racer e Pure), BMW è riuscita nell’intento di attirare i motociclisti di oggi: quelli che vogliono la moto bella e dallo stile rétro per farla vedere agli amici al bar ma anche facile da guidare e legata ad un marchio affidabile e importante. 

 

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EREDITA' IMPORTANTE - L’ultima arrivata in famiglia, la quinta in ordine di apparizione, è la R nineT Urban G/S. La sigla, ai meno giovani, farà battere il cuore. Perché ricorda la R 80 G/S venduta in circa 20.000 pezzi negli anni Ottanta. Una moto che, estremizzata, dominò quattro edizioni della Parigi-Dakar tra il 1980 e il 1985. BMW ne fece anche una versione da 3.000 pezzi dedicata alla corsa africana: serbatoio maggiorato, batteria più potente e colori “racing” bianco-blu-rosso.

 

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DAL PASSATO - La nuova Urban G/S è sua nipote diretta. Anche lei, infatti, ha la stessa colorazione tricolore delle BMW da corsa del passato e un’anima off-road: rispetto alla versione standard della nineT, si differenzia per la verniciatura bianco pastello del serbatoio, per la presenza del parafango anteriore alto (e doppio) e del cupolino con faro tondo integrato, sempre pastello, per le finiture in blu e per la sella rossa. Ma non solo. Per enfatizzare l’indole da fuoristrada, ecco il cerchio anteriore più grande (da 19”), lo scarico rialzato, i soffietti di gomma a proteggere la forcella ma anche le pedane a denti grossi e le sospensioni con escursioni maggiorate (125 mm l’anteriore, 140 il posteriore).

 

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COME VA - L’abbiamo provata in Toscana, sulle colline alle spalle di Follonica. Come va? La sella più alta di 3 cm rispetto alla “cugina” Scrambler modifica l’impostazione di guida e rende la moto più stabile sull’anteriore e più agile. Il punto di forza è l’intramontabile motore boxer da 1.170 cc e 110 cv: esteticamente si sposa alla perfezione con il look rétro e in fase di guida regala il meglio perché tiene i giri a qualsiasi regime e qualsiasi marcia e ha un’erogazione omogenea e priva di strappi, utile in off-road. Le sospensioni non sono da vera enduro e alle alte velocità, l’escursione maggiorata rispetto alla standard ma comunque limitata ne risente. L’importante è trovare il giusto equilibrio per riuscire a godersi una moto divertente sia sull’asfalto che sul fuoristrada leggero. La Urban G/S, rispettosa delle normative Euro4, è commercializzata di serie con i cerchi in lega incrociati e gli pneumatici stradali ma è ordinabile con le tassellate da fuoristrada. L’ABS è di serie mentre su richiesta è possibile montare l’ASC, utile per evitare lo slittamento su fondo scivoloso.

Abbigliamento utilizzato per la prova:

Casco Shark Evoline Series3 Hataum Black/Green
Giacca Spidi Net7
Guanti Spidi Sandshield

 

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Scarlino (GR) - Strizzare l’occhio alla moda attenta al passato ma forti della tecnologia moderna. Con la fortunata serie Heritage che fa capo alla classica R nineT (declinata nelle varie “anime” Scrambler, Racer e Pure), BMW è riuscita nell’intento di attirare i motociclisti di oggi: quelli che vogliono la moto bella e dallo stile rétro per farla vedere agli amici al bar ma anche facile da guidare e legata ad un marchio affidabile e importante. 

 

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