Buona libertà di movimento
La posizione di guida è stata studiata a lungo, per essere il giusto compromesso tra comfort e sportività. La sella è confortevole poiché molto ben imbottita. Il busto è caricato ma non troppo, le gambe sono racchiuse correttamente e c’è una buona libertà di movimento. Protezione aerodinamica? Prossima allo zero, ma tutto sommato non male per essere una naked. VOTO 8,3
Facile da guidare
Qualcuno potrebbe pensare a una moto burrascosa, impegnativa da guidare. Sarebbe del tutto lecito, considerati i numeri in ballo. E invece…e invece in Ducati hanno cambiato rotta. La Streetfighter V4S è innanzitutto una moto facile, prima ancora che sportiva. Si guida in città con un filo di gas, si affrontano le rotonde e le insidie urbane senza patemi. Il motore non scalcia (ma ruggisce, quello sì!), la ciclistica accompagna e digerisce le brutture dell’asfalto, l’elettronica ammorbidisce tutta l’esperienza di guida. Un leone addomesticato. Fermi tutti: la Streetfighter V4S però non è una moto asettica. Datele in pasto un paio di curve come si deve e il vostro ego sarà appagato come dopo una sessione di sesso estremo. E scusate se è poco. Il motore ha una potenza surreale ma si gestisce chirurgicamente, non si è mai sopraffati. L’assetto è neutro, il pilota trova sempre ciò che si aspetta. E la frenata potrebbe rallentare la rotazione terrestre. Un mostro di prestazioni, che però grazie all’elettronica e a un raffinato studio della ciclistica è sempre sotto il controllo del pilota. VOTO 8,9