BMW nineT “tattoo”: la moto si fa… arte<br />

Realizzata da Marco Manzo, artista e tatuatore tra i più famosi al mondo, è caratterizzata da un disegno fatto di minuscole gocce d’oro
BMW nineT “tattoo”: la moto si fa… arte

La nineT è nata per festeggiare i 90 anni di storia della BMW Motorrad, che per questo importante traguardo ha deciso di commercializzare una moto dalle linee classiche e senza tempo. Proprio per queste sue caratteristiche è sempre più utilizzata da centinaia di customizer per fare da base ad altrettante personalizzazioni. 

INTRECCIO SUGGESTIVO - Una di queste è stata realizzata dal celebre tatuatore Marco Manzo, che l’ha scelta per un esercizio di stile che intreccia le due ruote con il mondo custom e l’arte del tattooing. La livrea di questa nineT è stata completamente tatuata, con forcelle, cerchioni, mascherine, copri punterie personalizzati in foglia d’oro. 

DAL MOMA ALLA MOTO - Dopo essere entrato a far parte dell’Olimpo dei migliori tatuatori al mondo, e di avere il primato di aver introdotto l’arte del tatuaggio in un concetto artistico d’elite, essendo presente con le sue opere nei più importanti musei d’arte contemporanea al mondo come il Moma di New York e il Maxxi di Roma, Marco Manzo si è inserito in un contesto del tutto nuovo: quello delle due ruote a motore.
 
COME E’ FATTA - Con una minuziosa tecnica manuale di lavorazione a rilievo, composta da tante infinite e minuscole gocce color oro, Manzo ha disegnato un unico tatuaggio che corre per la intera lunghezza della moto, utilizzando lo stesso identico stile ornamentale proprio dei suoi tattoo, quello che fonde elementi diversi di decorazioni ed ornamenti, come l’ipnotico che utilizza la tecnica del puntinismo e il mandala che rinvia a simbologie etniche. Un gioco di fusione stilistica, artigianale e meccanica.

Le decorazioni? Un mix tra due stili: l'ipnotico e il mandala

TRA DE CHIRICO E BOTERO - La nineT realizzata da Manzo è stata esposta nella galleria Benucci a Roma durante l’Alta Moda Roma, tra sculture di De Chirico e Botero, le tele di Luca Signorelli e Giambattista Tiepolo, e quelle contemporanee di Giacomo Balla, Piero Manzoni e Lucio Fontana. 

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