Yamaha T-MAX: categoria scooter, ovviamente. Anche se, ammettiamolo, l'esemplare di Iwata ha sempre lasciato intravedere "qualcosa in più" rispetto a un semplice scooter. In che senso? L'aspetto estetico, innanzitutto, che ha sempre differenziato il modello nipponico dai pari-segmento, oltre alla potenza del suo bicilindrico, superiore ai propulsori che in media alimentano gli altri scooter.
Yamaha: in arrivo un T-Max formato "trike"?
Lobomotive, tuner con sede a Barcellona, ha voluto osare e provare a dare quel "qualcosa in più" a T-MAX. E lo ha fatto tentando di trasformarlo in una...R1 con componenti da vera SBK: LoboMAX.
Ciclistica: le modifiche di Lobomotive
Gli elementi su cui bisognava concentrarsi erano due: modificare la ciclistica e ridurre il peso. Per prima cosa, telaietto e codino inediti provengono da una R1 (con la sella creata appositamente). In seguito, la squadra di Lobomotive ha inserito delle nuove ruote da 17 pollici con cerchi in magnesio forgiato, avanzando però di 40 mm le piastre di sterzo così da non urtare il radiatore e cambiando la sospensione posteriore con un ammortizzatore YSS.
Impianto frenante: Brembo firma le pinze
A quel punto, la "musica" è cambiata definitivamente con l'adozione di una nuova forcella upside-down Showa BFF, sportiva come l'impianto frenante, che ha adesso dischi in carbonio da 330 mm e pinze firmate Brembo, nello specifico le GP4RX di derivazione MotoGP.
Peso ridotto di 25 kg: ecco come
Leggerezza, quindi. Ottenuta tramite l'utlizzo di materiali specifici, come la fibra di carbonio e l'alluminio, e i collettori di scarico Akrapovic uniti al terminale targato Termignoni. Alla fine, Lobomotive ha ottenuto una riduzione del peso di 25 kg. Non pochi. Il loro personalissimo T-MAX R1 sarà di certo più prestazionale dello scooter che vediamo circolare nelle nostre città.