Ha battuto il record sul giro partendo da fermo, alla prima tornata. Questo per far capire quanto forte sia andato Michael Dunlop, vincitore dell'edizione 2014 del TT. In sella alla sua BMW (tornata al trionfo dopo l'ultima vittoria "tedesca" datata 1939), il britannico è riuscito a fare la differenza della gara Superbike (la "regina" dell'Isola di Man) sin dal primo passaggio, mantenendo un vantaggio considerevole fino alla bandiera a scacchi e portandosi a casa l'ottava vittoria in carriera: 1:45:46.384 il suo tempo alla fine dei sei giri in programma.
In seconda posizione, a 20 secondi dal vincitore è finito Guy Martin, alfiere Suzuki che ancora una volta non è riuscito di un soffio a conquistare l'ambito Mercurio Alato mentre terzo, a 23", è arrivato il pilota di casa Conor Cummings. Il pilota Honda è stato bravo a precedere il compagno di marca Bruce Anstey, quarto ma in grado di migliorare il primato assoluto sul giro proprio nell'ultimo passaggio, fermando il cronometro sui 17'06"682 ad una media di 213,964. Questo sarà il nuovo riferimento cronometrico per la prossima edizione del TT.
Settima posizione per il favorito di turno, John McGuinness, fermato da un vecchio infortunio alla mano che non gli ha permesso di presentarsi al meglio al via della gara. Emozionante, invece, la prestazione dell'unico italiano iscritto, Stefano Bonetti. In sella ad una Kawasaki privata, è riuscito a chiudere la gara in 19esima posizione assoluta e facendo segnare nell'ultimo giro la migliore prestazione di sempre di un italiano nella storia del TT: 18'06"430.
La gara Supersport à andata a Gary Johnson, che ha riportato la Triumph sul primo gradino del podio dopo 11 anni di assenza e che ha avuto la meglio su due protagonisti della Superbike, Anstey e Dunlop, iscritti anche alla 600.
La sfida dei Sidecar, invece, è andata a Conrad Harrison e Mike Aylott (Shelbourne Honda). Durante la gara della Supersport, da segnalare la morte di Bob Price: il 65enne di Gloucester, oltre 20 anni di esperienza nelle gare su strada, ha perso il controllo della sua Yamaha nel corso del terzo passaggio ed è diventato la vittima numero 141 della storia del TT.