Dalla pista d'atletica al circuito di Città del Messico. L'ex velocista giamaicano Usain Bolt, primatista mondiale dei 100 metri piani, dei 200 metri e della staffetta 4×100, prima dell’inizio del campionato di Formula E, ha testao il bolide di Genbeta. Un vero e proprio missile dotato di una potenza di 400kW che riesce a percorrere 100 metri di distanza in 4,36 secondi. Jake Dennis, pilota britannico dell’Andretti e campione in carica nella categoria, lo ha anche omaggiato di un suo casco.
Bolt e il senso di claustrofobia
Visibilmente elettrizzato dall'esaltante esperienza, Bolt ha raccontato le sue prime impressioni: "Prima di salire a bordo della vettura ero emozionato, perché si trattava di una cosa completamente nuova per me. Una volta nell’abitacolo ero poi preoccupato, perché lo spazio era stretto per le mie dimensioni e avvertivo come un senso di claustrofobia. Non è stato facile rallentare la tensione, ma i meccanici mi hanno detto: 'Una volta che parti vedrai che tutto passerà', e così è stato. Inizialmente è stato uno shock, perché questa Formula E è un razzo su due ruote. Dopo aver fatto pochi metri non volevo più scendere e nemmeno avvertivo più la tensione. Ho soltanto cercato di guidare senza fare errori, affidandomi alla macchina”.