Il grande Schumacher, di cui suo padre Jos fu compagno in Benetton, esordì a 22 anni (GP del Belgio del '91). Ayrton Senna a quasi 24 anni (GP del Brasile dell'84). E il debutto delle due leggende non fu dei più fortunati: ritiro per entrambi. L'anno prossimo toccherà a Max Verstappen fare il suo ingresso nel Circus e anche se il paragone con i due campionissimi ha valore puramente statistico fa impressione pensare a un 17enne in griglia di partenza con Hamilton, Rosberg e Alonso. Già, Fernando, a sua volta uno dei più precoci della storia, 19 anni e 218 giorni quando partì dalla griglia del GP d'Australia nel 2001. La gioventù è bellezza. E Max ha anche la fortuna di essere un bel ragazzo, come a suo tempo papà Jos: telegenico, sorriso pulito, sguardo deciso. Vedremo se saprà farsi valere in un mondo di leoni e volpi astute.
Le carte in regola le ha. Non è solo un figlio d'arte, ma uno che è nato al volante: le prima gare sui kart a sette anni in Olanda, sua terra natale. A 10 anni il primo titolo in carriera, nel campionato belga-olandese categoria Minimax, nel 2010 l'esordio internazionale, sempre nei kart, nel campionato mondiale KF3. Da lì in poi, di vittoria in vittoria, l'ascesa fino alla massima categoria dei kart, la KZ1, e la conquista del titolo mondiale nel 2013. Poi il passaggio alle auto con la Formula Renault prima e la Formula 3 dopo: otto vittorie, di cui sei consecutive, su 27 round disputati fin'ora nella stagione. Ora l'annuncio del precoce passaggio nella Scuderia Toro Rosso per il 2015. In mezzo ai big, agli eroi d'infanzia, sotto ai riflettori, tra un paddock e l'altro, a gestire stress e ritmi massacranti. "La Formula 1 è stato il mio obiettivo ffin da quando avevo sette anni" ha dichiarato il giovane, fiducioso Max, che non ha certo dimenticato di chi è figlio "Il mio più grosso ringraziamento va a mio padre, che è stato al mio fianco giorno e notte. Abbiamo lavorato tremendamente per raggiungere la Formula 1 e darò il meglio di me stesso per ottenere il massimo nell'Olimpo del motorsport. Con il ritorno del nome Verstappen in F1 spero di rinverdire vecchi ricordi e spero di vedere molti fan sui circuiti". Idee chiare, non v'è dubbio.
Franz Tost, team principal Toro Rosso, ha speso nei suoi riguardi elogi, ricordando anche che Max sia frutto del Red Bull Junior Programme e il team sotto il suo comando nasce con l'obiettivo di portare giovani talenti in Formula 1. Troppo presto per fare paragoni, del tipo "anche Raikkonen ha bruciato le tappe nelle formule minori prima di arrivare in F1". Raikkonen era un talento puro, Max una giovane promessa frutto di un lavoro di squadra che vede coinvolta una grande multinazionale. "Ecco io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi" recita il Vangelo secondo Matteo. In bocca al lupo. © RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Gare