La Dakar al via tra tende a ossigeno e adrenalina

Le dichiarazioni dei protagonisti alla vigilia della 39esima edizione
La Dakar al via tra tende a ossigeno e adrenalina

ROMA - Tra botti e bollicine ieri in Italia si celebrava la fine del 2016 mentre, ad Asuncion, Paraguay, si ultimavano i preparativi per la partenza della 39esima Dakar. Si parte domani, 2 gennaio, con un antipasto di 454 chilometri fino a Resistencia, in Argentina.

Sebastien Loeb, presentandosi alle verifiche tecniche ha commentato scherzosamente: “Sono qui per celebrare l’anno nuovo” Il francese 9 volte campione del mondo di rally fa parte del dream team Peugeot, capitanato da Stephane Peterhansel, vincitore dell’edizione 2016, che non vede l’ora di rimettersi al volante: “Non mi sento nervoso – ha commentato il 12 volte vincitore del rally raid – Solo quando vedremo la prima classifica ci metteremo al lavoro seriamente”.

Tra i favoriti per la vittoria c’è anche Nani Roma, vincitore nel 2014 con Mini, ora con Toyota: “Prima di fare un sonnellino ho sentito una sorta di nodo allo stomaco. E’ L’adrenalina che sale. E’ la stessa sensazione che ho provato nel ’96 alla mia prima Dakar ed è questo che la rende speciale”. Oltre allo spagnolo il team Toyota può contare sull’esperienza del sudafricano Giniel De Villiers (un successo in palmares con Volkswagen nel 2009): “Mi sono preparato meglio che mai a gareggiare in alta quota – ha dichiarato – dormendo in una tenda a ossigeno. Inoltre quest’anno siamo in una posizione migliore per lottare contro le Peugeot rispetto alla passata edizione. Saremo più vicini. Mi piace questa pressione, significa che posso lottare per essere davanti”. 

Chi rimane sempre impassibile è il compagno di squadra il Principe del deserto Nasser Al Attiyah (2 vittorie, una nel 2015 con Mini, una nel 2011 con Volkswagen), terza punta del tridente Toyota: “Siamo pronti e darò tutto ciò che posso per salire sul primo gradino del podio. Sono sicuro che saremo nelle prime posizioni e dovremo cercare di vincere subito la prima speciale”. 

Peugeot, Toyota e ovviamente Mini. La Dakar non inizia bene per il team X-Raid, che ha perso lo statunitense Bryce Menzies, costretto a rinunciare a causa di problemi fisici, derivati da un infortunio alla spalla mai completamente recuperato. La John Cooper Works del pilota-stunt viene così affidata a Orlando Terranova, che va ad aggiungersi a una line-up comprendente anche il finlandese Mikko Hirvonen: “Non c’è nulla come l’emozione che ti dà la Dakar. Ora dobbiamo essere umili e mantenere la massima concentrazione giorno dopo giorno”. 

Nelle moto, oltre al nostro Botturi, occhi puntati su Toby Price, australiano KTM, che scaramanticamente commenta: “Molti pensano che io sia il favorito, vedremo cosa ci riserverà questa avventura. Partire con il numero 1 è stressante e non sono l’unico ad ambire alla vittoria”. Price dovrà guardarsi da molti avversari, uno su tutti il cileno Pablo Quintanilla in sella a una Husqvarna, che nonostante si sia presentato ad Asuncion da campione del mondo rally raid mantiene un profilo basso: “Non vedo l’ora di partire, sto vivendo un mix di euforia e nervosismo. Voglio mantenere la moto tutta intera e cercare di divertirmi”

In collaborazione con la redazione Motori di RedBull.com

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